Il professor Petracco

una vita per l’Università del Friuli

Il professor Petracco
di Roberto Meroi – editrice Leonardo

( 2006)

Forse attraversando Largo Tarcisio Petracco, il piazzale di fronte all’Università di Udine, non tutti gli studenti ricordano che è proprio grazie a Petracco che oggi possono frequentare l’Università di Udine. Negli anni settanta chi voleva iscriversi a Medicina, Ingegneria o a qualsiasi altra Facoltà tranne quella di Lingue doveva migrare. E questo significava, per le famiglie friulane, fare molti sacrifici per mantenere agli studi i propri figli che una volta laureati restavano molto spesso a lavorare nelle città dove avevano studiato.
Nel libro di Roberto Meroi, edito da Leonardo, si racconta la biografia romanzata del professore Petracco. Insegnante di Lettere allo “Stellini”, amante del greco antico tanto da andare spesso in Grecia con la propria auto per visitare i luoghi raccontati nei classici della letteratura. Petracco si è impegnato fin dalla seconda metà degli anni sessanta per l’Università a Udine. Nel ’76, dopo anni di inutili richieste ai politici regionali e nazionali, inizia la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa di legge popolare per l’istituzione dell’Università autonoma di Udine. In quell’occasione furono raccolte oltre 125.000 firme che rappresentarono un successo un po’ inaspettato, viste le difficoltà che si dovevano affrontare per raccolglierle. Gli unici due modi erano le segreterie comunali e i banchetti dove era necessaria la presenza di un un notaio, che spesso all’ultimo momento dava forfait. Il tempo per raccogliere le firme era di soli tre mesi e in quell’anno ci fu il terremoto, l’orculat, che capitò proprio quando la raccolta era già iniziata da poco più di un mese. Ma la gente si rese conto dell’importanza dell’iniziativa e nella tendopoli di Gemona furono raccolte ben 3.500 firme. Il vescovo Battisti sosteneva l’iniziativa e davanti alle chiese si poterono allestire i banchetti. Durante la manifestazione per le vie di Udine a sostegno della legge del ’77 sulla ricostruzione, il vescovo Batttisti diede la propria approvazione al corteo scendendo in p.zza Patriarcato davanti al palazzo arcivescovile e pronunciando alcune parole di sostegno all’iniziativa. Ma la Facoltà di Medicina verrà istituita a Udine soltanto nel ’82 con la terza legge sulla ricostruzione questo perchè qualcun’altro remava contro. Trieste, infatti, si è opposta fin dall’inizio all’istituzione dell’Università autonoma di Udine e probabilmente lo continua a fare ancora oggi. Quando Udine ha chiesto di istituire la Facoltà di Architettura, la Facoltà è stata istituita prima a Trieste mentre a Udine ci si è dovuti accontentare di un indirizzo all’interno della Facoltà di ingegneria.
Ora a dodici anni dalla morte del professore Petracco, questo libro gli rende omaggio per quello che ha fatto per tutti i friulani. Adesso spetta a noi continuare la sua battaglia difendendo la nostrà identità culturale.

MANDI DI CÛR !


Commenti

4 risposte a “Il professor Petracco”

  1. Josef Marchet al diseve che il ritart tal fâ lis scuelis al veve mitût il Friûl dusinte agns in ritart sul rest da l’Europe.

  2. po ben cumò o vin recuperat in grant !
    Se l’OECD, in tal scrutini anuâl dedicât ae economie italiane in dulà che a ven fate ancje une classifiche de scuelis frecuentadis dai fruts di cuindis agns, i students di Chenti a figurin tra i miôr dal mont par chel che si intent ae lôr preparazion scolastiche, a pâr cun la Coree dal Sud
    par lei il post
    😉

  3. Di sigûr a si puès sei braurôs di cheste performance ancje se in te vite al conte di plui ce ch’a tu sâs fâ cu le istruzion che cemût ch’a tu le âs vude.
    Mandi

  4. chest al è vêr, ma o crôt che ancje in te vite i furlans e si sedin fas valê 😉

    Mandi !

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