La falesia di Doberdò del lago

IL PETTIROSSO DEL LAGO

La falesia di Doberdo’ del Lago ( GO ), e’ ideale per l’allenamento durante il periodo invernale avendo un clima temperato anche nei mesi piu’ freddi. Nel pianoro sovrastante e’ possibile visitare i resti di un antico castelliere risalente all’eta’ del bronzo ( 2000-3000 a.c.) probabilmente abitato da popolazioni provenienti dall’Asia Minore. Il sentiero 72 permette di arrivare fino a S. Martino del Carso in 1h 50′ .
Nel filmato c’è una piccola chicca, un bellissimo pettirosso che si è avvicinato in cerca di qualcosa da mangiare, tutto bello arruffato per far fronte al freddo.
Warning: qd si scende dal sentiero per tornare alla macchina, occhio a quando mettete piede in strada, guardatevi alla vostra sinistra perchè nonostante si tratti di una piccola stradina le macchine sfrecciano come schegge.
GPS: lat=45.8350861312787 lon=13.558684587478638
E ricordatevi del pettirosso, portategli qualcosa da mangiare mi raccomando !

Look at...  the Doberdò crag ( GO )

Fibre ottiche a Cividale del Friuli

INTO THE GROOVE !

Sono arrivate anche a Cividale del Friuli… le fibre ottiche. Proprio in questi giorni ci stanno mettendo giù i tubi che le contengono. I lavori procedono tratto dopo tratto. C’è una macchina dotata di una mega ruota dentata con punte in diamante, degna di un film dell’horror, che scava un solco profondo circa un metro. Subito dopo vengono infilati i tubi e con un mini-cat viene ricoperto il buco. Poi con una pala meccanica viene data una passata per portare la copertura a livello della strada. E così via avanti. 😉

Look at...  the video about Fibre Ottiche a Cividale del Friuli

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Avatar

LINK DIRETTO CON LA NATURA

Avatar è l’ultimo film girato da James Cameron in 3D con una tecnologia da lui stesso sviluppata nell’ambito della sua produzione di documentari. Il film oltre a questa novità non presenta nient’altro di nuovo ma è molto piacevole e come tutti i kolossal che si rispettino porta in scena una bella storia d’amore. Non mancano i soliti cliché americani quali la sigaretta sempre in mano e il bicchierino di whisky per rilassarsi. A parte questo, è molto simpatica l’ironia con cui il regista si diverte un po’ a ridicolarizzare la forza bruta degli americani sempre pronti a sbarcare con le loro truppe in ogni dove.
Su Pandora, un pianeta molto simile alla Terra, c’è un ricco giacimento di Unobtanium, un superconduttore che funziona a temperatura ambiente e che per questa sua caratteristica permetterebbe alla Terra di risolvere i suoi assillanti problemi energetici. Il pianeta è abitato da popolazioni primitive tra cui i Na’vi che vivono su un albero gigantesco immerso nella foresta e posizionato proprio sopra il giacimento + grande di Pandora. L’aria sul pianeta è irrespirabile e così i terrestri si inventano l’avatar cioè una via di mezzo tra un essere umano e un Na’vi che può essere controllato con un link mentale dopo essere entrati in una speciale capsula. Jake Sully è il protagonista maschile del film. E’ un ex-marines invalido che partecipa alla missione dopo la morte del fratello, scienziato, prendendo il suo posto nell’utilizzo dell’avatar.
A Jake verrà affidato il difficile compito di avvicinarsi al popolo dei Na’vi per convincerli ad allontanarsi dal loro albero. Ma il tempo che gli verrà concesso per riuscire nel tentativo sarà molto limitato e alla fine il colonnello a capo della base spaziale deciderà di intervenire con la forza per risolvere il problema. Jake, che nel frattempo aveva superato la prova per diventare un uomo e si era conquistato il cuore di Neytiri, qd si scatena la guerra decide di stare dalla parte del popolo dalla pelle blu e gli aiuta a fronteggiare il possente attacco degli elicotteri e dei robots. Alla fine….
Insomma che dire, una bella zuppa condita con un po’ di Pocahontas, un po’ del Libro della Giungla e un po’ di Apocalypse Now.

COROT

IN DUT IL FRIÛL

In chescj dîs in Friûl nus àn lassât dôi personis une vore bulis. Une a jê Tito Maniacco artist, poete, leterât, storic furlan ch’à l’à scrit la nestre storie furlane. Di lui o ven voie di ricuardâ “I senza storia. Storia del Friuli” (1977-1979), “La patata non è un fiore. Vivere e morire da contadini” (1997). Ma ancje dôs operis indulà al fevele de so vite: “Mestri di mont” (2007) e “Figlio del secolo” (2008).
Che altre persone a jê Luca Vuerich, zovin alpinist furlan nassût a Glemone, ch’al viveve a Tarvis. Luca al jere clamât “il mâc de glace” e proprit parsore une pissande di glace intal mont dongje Kraniska Gora al è stât strissinât vie da une slavine. Nô o volìn ricurdâlu biel che rimpine ancjemò ator par i monts dal mont.
A ducj i dôi, mandi di cûr !

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CLIMBERS DECALOGO

Talks Matthew Childs’ 9 life lessons from rock climbing

E’ uscito nell’aprile dello scorso anno un video dove un climber americano espone alcune regole tratte dalla sua trentennale esperienza di Guida alpina. Il climber in questione è Matthew Childs, mentre il video si intitola “Talks Matthew Childs’ 9 life lessons from rock climbing“.
Ecco la traduzione della sua presentazione alla TED University:

E’ tutto molto semplice.
In 35 anni di arrampicata ho scoperto che ci sono circa nove regole. E alcune sono alla base di tutto.

Regola #1: Non mollare!
Non mollare — un metodo, veramente, di successo — Spesso si pensa di mollare molto prima che lo faccia il nostro corpo. E allora tenete duro e senz’altro qualche soluzione vi verrà in mente.

Regola #2: Non avere esitazioni!
Questa è un’arrampicata di aderenza, a Tuolumne Meadows, nella parte alta del parco dello Yosemite. In questo tipo di arrampicata basata sull’aderenza non ci sono prese buone da tenere. Ci si arrampica su piccole buche e piccole sporgenze della roccia. La massima aderenza si ha non appena si appoggiano i piedi o le mani sulla roccia. Da quel momento in poi si comincia a scivolare. Così l’istante è importante. Non fermatevi!

Regola #3: Avere un piano !
Questa via è chiamata Naked Edge e si trova a El Dorado Canyon, all’esterno di un Boulder. Il climber sta arrampicando sull’ultimo tratto della via. Proprio dove mi è capitato di volare ! Ci sono circa 300m di vuoto sotto di lui. Tutti i tratti più duri della via sono già stati superati. Quello che spesso succede è che ci si è concentrati solo sul tratto più duro della via, “Come posso superare il pezzo più difficile? Come posso superare il pezzo più difficile? “. Allora che cosa succede? Si arriva all’ultimo tratto. E’ facile. Ma ci si trova con i muscoli completamente ghisati. Non fatelo. E’ meglio pianificare l’utilizzo delle proprie forze in anticipo se si vuole arrivare in cima.

Regola #4: Il singolo movimento è ciò che conta!
Ma non si può nemmeno dimenticare che ogni singolo movimento è importante e bisogna essere in grado di farlo.Questa via è chiamata Dike Route e si trova a Peyrat Dome nella zona alta del parco dello Yosemite. La cosa interessante è che questa via non è così difficile. Ma arrampicando da primo di cordata, al movimento più difficile, ci si rende condo di poter fare un volo di 30m su placche poco inclinate. Pertanto bisogna mantenere la concentrazione. Non vogliamo fermarci a metà strada come succede a Kubla Kahn, il personaggio di Coleridge. Bisogna andare avanti!

Regola #5: Sapere dove fermarsi per recuperare le energie!
E’ sorprendente come i migliori climbers, anche in situazioni difficili, riescano a trovare il modo di fermarsi per riposare, recuperare, calmarsi, concentrarsi e poi continuare.
Questa via si trova a Neadles in California.

Regola #6: la paura ( fa schifo ) si porta via tutte le vostre energie !
La paura, veramente, assorbe tutte le vostre energie perchè avere paura significa non concentrarsi su quello che si sta facendo ma pensare alle conseguenze di una possibile caduta mentre in quel momento per eseguire il movimento avete bisogno di tutta la vostra concentrazione e attenzione mentale.

Regola #7: La tecnica in opposizione è la soluzione!
Nell’arrampicata succede spesso di vedere che le persone iniziano ad arrampicare senza pensare, scegliendo così le soluzioni più ovvie. Questa è la Devils Tower, in Wyoming. si tratta di una formazione rocciosa di basalto, conosciuta da molti per essere stata la scenografia del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Solitamente i climbers, qui, iniziano ad arrampicare cercando di mettere piedi e mani nelle fessure. Ma le fessure sono troppo piccole per i piedi e si riesce ad utilizzare solo la punta delle dita mentre i piedi vanno usati in opposizione per spingere sulla roccia e potersi così sollevare.

Regola #8: Forza non significa sempre successo!
La forza non significa sempre successo. Nei 35 anni di Guida alpina e di insegnamento in strutture al coperto ho visto che i ragazzi cercano sempre di fare trazioni. I ragazzi principianti, usano tutta la loro forza per salire i primi 5 metri come se stessero facendo delle trazioni. Possono fare 15 trazioni, giusto? Ma poi rimangono senza energie. Le donne sono molto più equilibrate perchè in loro non c’è l’idea di dover riuscire a fare 100 trazioni. A loro riesce naturale pensare a come poter caricare il peso sui piedi. I piedi ci sostengono tutto il giorno. Allora ricordiamoci che l’equilibrio è molto importante ed anche il riuscire a caricare il peso del nostro corpo sui piedi che sono il muscolo più forte.

Regola #9: Saper cadere! ( Non aver paura di volare )
E naturalmente c’è una regola numero nove. Questa regola mi è venuta in mente in seguito ad una caduta inaspettata di circa 12m in cui mi ruppi una costola. Quando arrivi al punto in cui sai che sta per succedere, bisogna iniziare a pensare come cadere per evitare di farsi del male – come cadere con la corda o, se ci si arrampica senza corda, come cadere in un luogo in cui è possibilie controllare la caduta. Quindi non cercate, in preda alla paura, di evitare il volo perché potrebbe non finire bene. Grazie a tutti! ( applausi )

Regola #10: Enjoy yourself !
E naturalmente per webandana c’è anche una regola numero dieci.
Sempre per nuove emozioni !
Mandi a ducj !

I linguaggi del cinema

Dante Spinotti

La scorsa settimana si è tenuto presso il cinema sociale di Gemona del Friuli il seminario “I linguaggi del cinema“. A tenerlo era il direttore della fotografia Dante Spinotti , che gli appassionati di cinema senz’altro già conosceranno non foss’altro perchè è stato lui a curare le luci di film recenti come L.A. Confidential, The Insider e Public Enemy. Forse però non tutti sanno che Dante Spinotti è friulano di Tolmezzo ( 24 ago 1943 ) ed ha iniziato la sua carriera aiutando lo zio Renato Spinotti, cine-operatore d’attualità in Kenia. Dopo una vita avventurosa con lo zio è diventato cine-operatore per la RAI a Milano. Alla fine degli anni ’70, dopo aver partecipato a numerose produzioni televisive, esordisce come direttore della fotografia con il film “Il minestrone” ( 1980 ). Nello stesso anno produce insieme a Gianni Lari e Sergio De Infanti il documentario “La Carnia tace“, dove si interessa alla vita in montagna e dove riprende De Infanti mentre arrampica. A metà degli anni ’80, fu grazie a Dino De Laurentis che riesce a compiere il grande salto lavorando per produzioni americane. Nel 1986 inizia la sua proficua collaborazione con Michael Mann nel thriller Manhunter dove, in una scena drammatica, viene utilizzata la musica del brano “In-A-Gadda-Da-Vida” degli Iron Butterfly. In quel film Mann, appena arrivato in America, girava utilizzando fucili caricati con pallottole vere tanto che alcuni colpi finirono sul furgone dei tecnici degli effetti speciali, trapassandolo da parte a parte, questi si incazzarono e abbandonarono la scena del film e così per la restante parte del film gli effeti che si vedono sono realizzati dallo stesso registra.
Da quel momento la carriera di Dante Spinotti si svolgerà prevalentemente in America mentre in Italia verrà solo sporadicamente chiamato da registi come Olmi, Comencini e Tornatore.
Durante il seminario sono stati proiettati molti spezzoni dei suoi film dove traspare la sua grande sensibilità nell’usare le basse luci per creare ambienti che comunicano sensazioni e riproducono la realtà in maniera precisa ed emozionante.
Naturalmente ho approfittato della pausa pranzo per girare un piccolo documentario della falesia di Gemona che si conclude con un omaggio ad una scena di un famoso film in bianco e nero. Vediamo un po’ se c’è qualcuno che ne indovina il titolo ? 🙂
A Dante vorrei fare l’augurio di continuare sempre con il suo lavoro nella speranza che possa tornare + spesso in Friuli per trasmetterci la sua preziosa esperienza.

Mandi di cûr !

Look at... the movie La falesia di Gemona !

Festival delle culture

AFRICA UNITE

Look at... the movie Kenia - danze tradizionali ! Sono on line i video dell’esibizione del gruppo del Kenia e del Ghana alla 5^ edizione del FESTIVAL delle CULTURE tenutosi ( 09.01.2010) all’Auditorium Zanon di Udine. Di grande impatto lo spettacolo presentato dal Kenia per la notevole presenza scenica e la bravura del ballerino keniano. Bellissimi i costumi e le danze del Ghana.
E’ on line anche il video della crew Obama che ha presentato uno spettacolo di break dance.

Mandi a ducj !

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FILIPPINE

DANZA DELLE CANDELE

E’ online il video dell’esibizione del gruppo delle Filippine alla 5^ edizione del FESTIVAL delle CULTURE tenutosi ( 09.01.2010) all’Auditorium Zanon di Udine. Il gruppo delle Filippine ha presentato delle danze tradizionali filippine, la prima è la danza delle candele. Una bella coreografia basata su movimenti ondeggianti e delicati.

Cliccando sull’immagine sottostante potete vedere il video.

Look at... the movie Filippine - Danza delle Candele !

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Калинка

малинка – versione tradizionale

E’ online il video dell’esibizione del trio russo alla 5^ edizione del FESTIVAL delle CULTURE tenutosi ( 09.01.2010) all’Auditorium Zanon di Udine. Il trio della Russia ha presentato due canti tradizionali russi, il secondo è la celebre canzone Kalinka in una versione tradizionale. Molto belli i costumi delle due donne ma anche molto piacevole la loro interpretazione.

Cliccando sull’immagine sottostante potete vedere il video.

Look at... the movie Kalinka Malinka !

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Festival delle Culture

TUTTI INSIEME MANO NELLA MANO

La 5^ edizione del FESTIVAL delle CULTURE all’Auditorium Zanon di Udine, si è conclusa con un gran finale. Tutti insieme sul palco a cantare “We are the world” mentre i bambini si divertivano a saltare e a ballare in girotondo. Il Festival, presentato da Daniel Samba, il furlan piturât di neri, e da Klaudiana Shaqolli una studentessa albanese molto carina, ha visto salire sul palco molti gruppi provenienti da diversi paesi per esibirsi in danze tradizionali molto belle e suggestive.
Noi ci auguriamo che manifestazioni di questo tipo possano sensibilizzare le persone e i nostri politici affinchè si vada verso politiche di accoglienza + concrete nel rispetto della vita di tutti.

Mandi a ducj !

Look at... the movie Festival delle Culture - gran finale

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GRAZIE THAILANDIA

THAILANDIA GRAZIE

E’ online il video dell’esibizione del gruppo thailandese alla 5^ edizione del FESTIVAL delle CULTURE tenutosi ieri ( 09.01.2010) all’Auditorium Zanon di Udine. Il gruppo della Thailandia ha presentato una serie di danze tradizionali thailandesi dove la grazia dei movimenti, la bellezza dei costumi e delle loro donne ci ha piacevolmente intrattenuto.

Cliccando sull’immagine sottostante potete vedere il video.

 Look at... the video Grazie Thailandia

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Udinese calcio

LA TÔ SCUADRE LA TÔ LENGHE

In graciis di un acuardi tra l’Arlêf e l’Udinese calcio al sarà pussibil scoltà lis partidis de scuadre dal Udinês in direte par furlan. Lant sul sît udinese.it al si frache il boton liveMatch. Lis partidis a tachin ae 15.00 intal dopo misdì e la telecroniche de partide di balon a je par cure di Federica Angeli.

La tô partide in direte par furlan

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Festival delle culture

Festival delle culture: il programma BALLANDO TUTTI INSIEME

Prende il via oggi il Festival delle Culture, il tradizionale appuntamento di arte, musica, letteratura, danza organizzato da UCAI fvg, l’ Unione delle Comunità ed Associazioni di Immigrati, un coordinamento di 46 diverse organizzazioni con sede a Udine.
Stasera al Visionario di Udine l’apertura del Festival con in programma la presentazione dell’antologia di poesie in friulano, rumeno e italiano “Carmina“, a seguire un rinfresco con sapori e cibi del mondo. Alle 20.00 ci sarà la proiezione del film “I Racconti dell’età dell’oro”.
Sabato 09 gennaio 2010 alle 17.30 grande appuntamento all’Auditorium Zanon dove diversi gruppi si esibiranno con danze caratteristiche dei loro paesi.

Mandi a ducj !

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CANTASTORIA

CUARANTECUATRI GJATS IN FILE X CUATRI CUN IL REST DI DOI

CANTASTORIA Al ere il timp là che Barbara Ferigo e cjantave Cuarantecuatri gjats, al ere il sessantevot, cun chest colegament Giorgio Olmoti, storic furlan, al tache il so viaç dilunc la storie dal nestri Pais, par contânus lis so vicendis a traviers la cjançon, lis strichis, lis fotos e lis peliculis. Cantastoria al è un libri di lei dut intune volte par cirì di capì la nestre storie, cemût o sin rivàs fintremai cumò e in dulà o stin lant.

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IL RICCIO

CHEL RIÇ DILUNC LA LINIE DE OMBRENE

A son des voltis che a non si rive ad ore a distingui il confin tra la muart e la vite, al è ce tant che jessi jenfri la ombrene e la lus.
E al è cuant che o sin dilunc la linie de ombrene che la nestre vite a jê massimementri in pericul. In cheste zone lis robis a no si viodin ben, par la cuâl al è facil ch’al sucedial alc cal no va.
Cuant o soi rivât la prime volte dilunc chel trat di strade il riç no l’ere ancjemò, daspò un vincj minuts o soi ripassât par di lì e lu ai cjatât con il so piçul music ce tant zentîl e cun il so cuarp cuviert di spinis distirât par tiere in tune magle di sanc.
Oltri che a provâ dûl o soi stât ancje colpît dal fat che il riç al si cjatave dongje de linie de ombrene. In un prin moment o ai pensat ma cjale un po ce brute int che pase di chi, non à nancje dûl par un puar riç. Al ere un trat di strade dongje un parc di machinis in dulà no è pussibil cori ma dome là planc.
Ma daspò ve pensât parsore un pôc, o ai capît che chel automobilist no jere rivât a viodi il riç par vie che il riç al si cjatave dilunc la linie de ombrene.
Intal cine Visionario di Udin a si pues viodi fin tramai la setemane che a ven il film “Il Riccio “, ch’a al è giavât fûr dal romanç di Muriel Barbery “L’Eleganza del Riccio”, è a chel puar riç che o volarès dedeà il film.
“… i riçs animaluts par fente sflacjons, energjichementri solitaris e une vore elegantons.”

Look at... all the pictures about Grado !

Neule scure

DENTRIFUR DAL FRIÛL !

Look at... the movie Dentrifur !Chest an a jê une novitât in tal Festival de Cjançon taliane di Sanremo, a podaran jessi ancje tescj in lenghis diviersis dal talian. Cussì la nestre Elsa Martin a podarà partecipà cun la cjançon “Neule scure”, la musiche a jê sô e lis peraulis a son di Stefano Montello ( FLK).
Lant intal sît de RAI a si pues scoltà e votà la cjançon.
Une biele vôs dote furlane a cui a volìn fâ un grant in bocje al lôf !

Fuarce Friûl !

🙂

La mappa delle falesie del Friuli

IL TERRENO DI GIOCO

Dove il gioco diventa infinito… dove l’importante non è arrivare in cima ma continuare a giocare…dove i limiti sono senza confini… dove arrampicare è un’arte.
E’ possibile avere un quadro d’insieme delle falesie presenti in Friuli attraverso la MAPPA DELLE FALESIE, cliccando sul segnaposto viene visualizzata una breve descrizione e il link alla pagina dove è descritta la falesia.
La mappa riporta molte falesie ma senz’altro ultimamente ne sono nate altre e altre ancora ne nasceranno o verrranno pubblicizzate. Chi vuole può segnalarle e noi provvederemo a inserirle nella mappa e a creare la pagina dove la falesia verrà descritta. 😉

Mandi a ducj !

p.s.
…le mappe non sono più disponibili… sorry… 15/05/2018

BENVENUTO 2010

WELCOME 2010 !

I wish all climbers and riders all over the world a Happy New Year !

La marcia mondiale della Pace domani concluderà il suo giro intorno al mondo arrivando a Punta De Vacas in Argentina, ma noi ci auguriamo che lo spirito che ha animato i suoi passi continui a vivere nei nostri cuori e che le parole si trasformino in fatti.
Anche quest’anno continueremo a “Combattere la povertà e costruire la PACE“, attraverso una vita semplice, la solidarietà e l’uguaglianza tra le persone.

Look at... the video about Duino climbing !

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