POVERI

DIAVOLI

Durante il programma delle iene è andato in onda un servizio dedicato al drammatico problema delle sette. Nel servizio una ragazza, poco + che ventenne, racconta la sua esperienza di bambina, quando all’età di 5 anni e mezzo il padre la violentava e la portava alle messe nere. Un’esperienza che aveva rimosso per 17 anni e che solo ora è riuscita a rielaborare grazie all’aiuto di una psicologa. Se non avete visto il programma e volete farvi un’idea di quello a cui è stata sottoposta la bambina basta fare un salto sul sito delle iene dove c’è il filmato integrale dell’intervista fatta da Mauro alla ragazza. Qui vorrei solo ricordare che si tratta di rituali che alle volte si concludevano con l’uccisione di un bambino e che la stessa ragazza è scampata alla morte per un pelo. Il padre della ragazza ora è in libertà perchè sembra che tutti i reati che ha commesso siano prescritti. Quello che fa impressione è che queste “bestie” si sentano molto sicure e continuino ancora a fare queste cose. Come ha detto la ragazza nell’intervista il padre le diceva che sono protette da persone molto potenti che nella vita di tutti i giorni sembrano condurre una vita normale. I giudici che indagano su queste cose sono tenuti al riserbo per non creare allarme sociale ma in realtà il vero motivo è che si vogliono proteggere le persone che sono coinvolte.
Credo che quando delle persone adulte abusano di bambine/i e li uccidono in preda all’esaltazione + oscura non si possa stare a guardare indifferenti tanto + se questi bambini, per la maggior parte, provengono dai paesi dell’est.
E’ una vergogna a cui bisogna mettere la parola fine.

Questo sito gestisce tutti i dati trattati nel rispetto del Regolamento europeo noto come GDPR che riguarda il trattamento e la libera circolazione dei dati personali, inoltre utilizza i dati al solo fine di fornire i servizi richiesti. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Nessun dato trattato è fornito a terze parti.
Privacy Policy OK !