AREA INDUSTRIALE

DI CIVIDALE E MOIMACCO

Chi va a fare la spesa alla COOP o lavora in una fabbrica della zona sente lo strano odore che ha l’aria. Inoltre è anche ben visibile la montagna di rifiuti altamente tossici che ormai staziona da anni nell’area dell’Acciaieria. Di come risolvere questi problemi se ne parlerà, giovedì 04.03.2010 alle 20.30 presso la sala del Consiglio Comunale di Moimacco (UD), in un incontro sul tema “Polveri sottili e altre problematiche della zona industriale“.
Interverranno:
– Manolo Sicco, Sindaco di Moimacco
– Franco Giordani, assessore all’urbanistica di Moimacco
– Gruppi consiliari di Moimacco
– Walter Franzil, Tecnico esperto in normativa ambientale
– Michele Pizzolongo, Comitato di Tutela e Difesa Ambientale di Cividale e Moimacco
– Elena Gobbi, AdriaticGreeNet
– Luciano Zorzenone, Presidente Cordicom FVG

Un altro incontro molto importante è quello organizzato dal wwf martedì 16 marzo 2010 alle ore 18.00 in Sala Ajace, Loggia del Lionello, a Udine su:
“Inquinamento atmosferico e salute. Cosa si sa e cosa si può fare”. Maggiori info le potete leggere nei commenti.

Mi raccomando se ci tenete alla vostra salute non mancate 😉


Commenti

5 risposte a “AREA INDUSTRIALE”

  1. ecco il resoconto dell’incontro

    MOIMACCO. «Basta carte bollate, qui bisogna agire con forza, battere i pugni. Far sentire la voce della gente. Ricordatevi che siete nutriti a pane e nano-particelle». Il presidente del Cordicom del Friuli Venezia Giulia, Luciano Zorzenone, sollecita gli abitanti di Moimacco alla “rivolta” popolare. Solo così, dice, chi ha competenza in materia si interesserà, finalmente, al problema dell’inquinamento dell’aria nella zona industriale di Cividale e Moimacco, dove l’Arpa ha rilevato – anche nel 2009 – numerosissimi sforamenti dei limiti di legge per le emissioni di polveri sottili, le Pm10. L’intervento di Zorzenone è stato l’ultimo, la sera scorsa, in un’assemblea – promossa dal Comune di Moimacco e dal Comitato di tutela e difesa ambientale proprio per fare il punto sulla situazione inquinamento …
    Tanti gli aspetti focalizzati, con una costante: tutti hanno concordato, cioè, sulla “latitanza” degli enti sovracomunali in rapporto alla questione. «Il Comitato esiste e si batte dal 1992 – ha ricordato Pizzolongo -, ma la soluzione non è ancora arrivata. Il punto è molto semplice: ci sono aziende che non rispettano le norme sulle emissioni. Tutti sanno e nessuno fa niente. Intanto noi respiriamo particelle di materiali pericolosissimi per la salute, dal cromo al nichel, al piombo, e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Nel 2009 sono stati riscontrati, in 11 mesi, 129 sforamenti dei parametri. Chiediamo una maggiore collaborazione fra i Comuni di Moimacco e Cividale, nonché l’estensione dei monitoraggi al centro del paese. Ribadiamo la nostra intenzione di ricorrere alla Commissione ambientale europea: visto che qui nulla si muove e che continuiamo ad assistere ad un rimpallo di responsabilità e competenze non abbiamo alternativa». Ha rincarato la Gobbi: «Finora di questa problematica, in regione, non è importato nulla a nessuno. Sulla vicenda è stata alzata una cortina fumogena». E Zorzenone ha sottoscritto: «Per forza. Non sanno neanche dov’è Moimacco. Ma se la gente prende in mano la cosa, con convinzione e determinazione, allora la musica cambierà. Garantito. Ma bisogna muoversi insieme, compatti». (l.a.)

  2. Il wwf invita tutti martedì 16 marzo 2010 alle ore 18.00 in Sala Ajace, Loggia del Lionello, a Udine per un incontro su:
    Inquinamento atmosferico e salute. Cosa si sa e cosa si può fare

    L’inquinamento atmosferico influenza davvero il nostro stato di salute?
    Contribuendo all’inquinamento mettiamo in pericolo la sopravvivenza della natura o piuttosto quella dell’essere umano?
    Interverranno:

    Il prof. Dan Norback, del Dipartmento di Medicina Occupazionale e dell’Ambiente presso l’università di Uppsala (Svezia) uno dei maggiori ricercatori mondiali di inquinamento atmosferico. Effettua ricerche avanzate sulle associazioni tra patologie respiratorie ed inquinamento ambientale.
    E’ stato coinvolto in molti progetti internazionali (Norvegia, Islanda, Iran, Cina, Corea del sud, Malesia, Giappone e Slovenia). Ha al suo attivo circa 200 pubblicazioni internazionali e 30 capitoli di libri su riviste internazionali.

    Il dott. Mario CANCIANI che si occupa da sempre di patologie dell’ apparato respiratorio in pediatria, dapprima all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste e dal 2000 come Responsabile del Servizio di AllergoPneumologia della Clinica Pediatrica
    dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine. E’ membro del comitato direttivo della European Respiratory Society. Ha fondato l’associazione che raggruppa bambini asmatici, allergici e con problemi respiratori (ALPI).
    E’ autore di oltre un centinaio di pubblicazioni scientifiche e di una trentina di libri in lingua inglese.

  3. Grazie per aver diffuso la notizia 🙂

    Per chi non ha potuto partecipare qui c’è la registrazione integrale della serata:

    >> guarda il video

  4. Ciao Walter, era il meno che potessi fare ! 😉

    Mandi

  5. Il prof. Dan Norback ha spiegato molto bene, durante l’incontro in sala Ajace, che c’è una stretta connessione, dimostrabile scientificamente, tra malattie dei polmoni e inquinamento atmosferico. Ma non solo, l’inquinamento atmosferico sarebbe anche la causa di ictus cerebrali e malattie cardiovascolari quali l’infarto, l’aritmia e l’arresto cardiaco.
    In Svezia per far fronte all’inquinamento hanno preso diverse misure che vanno dal far pagare il pedaggio a chi circola in città, è il caso di Stoccolma, alla chiusura dei centri urbani con la creazione di parcheggi periferici dove vengono lasciate le auto, al potenziamento delle vie ciclabili.
    In Italia la situazione è critica soprattutto nella Val Padana dove l’inquinamento ha raggiunto dei livelli pari solo a quelli rilevati in alcune città della Cina.
    4 scuole elementari di Udine fanno parte di un progetto europeo per studiare l’inquinamento nelle scuole. Grazie alla disponibiltà di strumenti scientifici si valuta la presenza di inquinanti come le MP10, le MP2.5, il NO2 ovvero biossido di azoto, e la CO2. E si cerca anche di capire lo stato di salute dei bambini con dei questionari che vengono ripetuti a distanza di tempo.

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