A.A.A. CERCASI CLIMBERS

VOLONTARI

Ci piacerebbe sistemare una zona molto bella e un po’ selvaggia x creare un’area boulder in provincia di Udine. Nelle foto potete vedere le potenzialità di questo posto dove ci sono molti sassi di conglomerato e alcune paretine.
L’accesso è comodo ma come si vede dalle foto c’è parecchio da fare per cui è necessario un bel gruppo di persone x affrontare tutto il lavoro.
Se siete interessati al progetto e avete voglia di aggregarvi x dare una mano a pulire i massi potete farlo lasciando un commento.

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area boulder Furetto @ Friuli (UD)

ALC SI MÔF

IN CJARGNE

Sabide pasade ( 15.01.2011) i furlans a si son cjatâts ducj a Tumieç par difindi le lôr tiere. Trê mil personis e àn partecipât a le manifestazion par pandi le lôr poie ae aghe comun, e ae tutele de Valade dal But. La int nol vûl che si fasedi l’eletrodot che di Wurmlach rivarês fin tramai Somplago par vie chel sarès une opere inutile e par di plui une vere disgracie par l’ambient. Nô o sperin che i sorestan de nestre Regjon le vedin capide e si compuartin di conseguence. No stait a dismenteaitsi !

Carnia in movimento: look at the pictures

ALTA VELOCITA’

… ALTA CAPACITA’ … ALTA MOBILITA’… ALTA MENZOGNA… ALTA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO … ALTA OMERTA’… ALTA SPECULAZIONE

Il WWF Friuli Venezia Giulia ha inserito alcuni elaborati del progetto di RFI – Italferr per la linea ferroviaria TAV, Venezia –Trieste, nel proprio sito web . Si tratta, per ora, delle corografie con il tracciato della tratta Ronchi dei Legionari-Trieste e della relazione generale sul progetto preliminare. Inoltre, sono state inserite anche la sintesi non tecnica dello studio di impatto ambientale e la carta di sintesi degli impatti.
“Abbiamo così voluto sopperire almeno in parte al gravissimo deficit di trasparenza, da parte del ministero dell’ambiente. La procedura di VIA è stata avviata infatti il 22 dicembre 2010, con la pubblicazione degli annunci su alcuni quotidiani: da quella data sono cominciati a decorrere i 60 giorni (fino al 20 febbraio) a disposizione dei cittadini per la consultazione degli elaborati e la formulazione delle osservazioni. Tuttavia, a quasi 20 giorni di distanza, la documentazione non è stata messa a disposizione del pubblico nel sito internet del ministero.”
Il materiale è infatti disponibile, in formato cartaceo e digitale, soltanto presso gli uffici della Regione Friuli Venezia Giulia a Trieste, dove lo ha recuperato il WWF.

Situazione aggravata dal fatto di aver consentito a RFI – Italferr lo “spezzatino” sul progetto, cioè di suddividere la linea TAV Venezia – Trieste in quattro progetti preliminari distinti ( Mestre-Aeroporto Marco Polo, Aeroporto-Portrogruaro, Portrogruaro-Ronchi e Ronchi-Trieste ), con altrettante procedure VIA distinte e formalmente indipendenti l’una dall’altra. Un assurdo spiegabile soltanto con la volontà di rendere quanto più difficile la percezione dell’impatto complessivo dell’opera e di concentrare l’attenzione delle comunità locali soltanto sul frammento di TAV che interessa direttamente i propri territori, dimenticandone le valenze e gli impatti su scala d’area vasta. Non per nulla lo “spezzatino” dei progetti è una pratica condannata a livello comunitario (dov’è denominato “project splitting“).

Non basta: i progetti presentati sono privi di elementi fondamentali, pur prescritti dalla normativa vigente sulla VIA, come l’analisi costi-benefici ed il piano economico-finanziario. Per un’opera del costo complessivo, stimato, di oltre 6 miliardi di Euro, si tratta di carenze gravissime.
Il WWF ha perciò spedito nei giorni scorsi, ai ministeri competenti e alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, la richiesta di riunire in un’unica procedura VIA i quattro tronconi della TAV tra Venezia e Trieste, integrando gli elaborati con gli elementi mancanti.

progetto Tav Carso

VIE TRAD

O VIE SPORTIVE

Il bel gneiss della falesia di Cadarese ha aperto una furente discussione sulla necessità di chiodare o meno le fessure della falesia. Dopo la chiodatura delle vie a spit, qualcuno amante delle vie trad ha prima chiesto ai chiodatori di schiodarle, x rispettare la bellezza di questo posto unico nel suo genere in Europa, e poi non trovando una risposta positiva è passato alle vie di fatto andando a schiodare le vie. Una soluzione questa poco simpatica perchè non rispettosa verso il lavoro di chiodatura fatto dai locals. Personalmente penso che una sana discussione faccia sempre bene x chiarire le posizioni di tutti ma poi alla fine la decisone spetta solo a chi ha scoperto il posto e ci ha lavorato x trasformarlo in una falesia.
Per quanto riguarda la discussione aperta a Cadarese c’è da riflettere sulle dichiarazioni di molti top climbers.
Questa è una delle critiche fatta a chi ha spittato le vie che meglio riassume tutte le altre:
“…Perchè uno deve spittare una fessura privandomi della possibilità di vivere la mia esperienza? Se non metto niente rispetto a) la natura b) chi verrà dopo…”
A me vengono in mente delle semplici riflessioni che forse sono state un po’ trascurate da altri climbers.
Non riesco a capire dove sia il mancato rispetto della Natura visto che gli spit sono quasi invisibili e non procurano alcuna modifica significativa della roccia. Inoltre permettono a chi verrà dopo di trovare il lavoro di messa in sicura già fatto piuttosto che privare qualcuno di un’esperienza. Mentre nelle vie trad ognuno è obbligato a portarsi dietro due serie di friends, blocchetti ecc…
A me sembra che dietro questa vaga estetica della bellezza della roccia ci sia una filosofia profondamente radicata nel DNA degli americani e dei loro Pilgrim fathers’, gli inglesi, che si manifesta proprio nella loro scelta di privilegiare il trad dove in pratica ognuno deve pensare a se stesso assicurandosi con il proprio materiale. Come dire, e qs è una mia personale impressione, dietro qs loro scelta si nasconde quell’individualismo che caratterizza da secoli il loro modo di essere poco propenso a fare qualcosa x gli altri

Che ne pensate ?

La falesia Cherokee a  Cosson di Prepotto ( UD )

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SE LU DÎS JÊ

FURLANS FEVELAIT FURLAN !

La nestre lenghe, la nestre culture furlane a somee a cheste statue de Madone, biele, o miôr, bielissime ma rusinide. O vin di dâsi donije ducj par mudâ il rusin in colôr, par rivà a fa di sì che le lenghe furlane sedi studiade in te scuelis ce tant che lis altris materiis e ch’al vedi il so puest di lenghe veicolâr. No sarà une robe facile ma se planc a planc tachin a fevelâlu jenfri di nô cence vê pôre di no jessi capîts, alore ancje chei atris a saran sburtâts a fevelâlu e a rispietâ la nestre culture!
Fuarce Friûl !

Arte lungo il Natisone @ Cividale del Friuli

ART DILUNC DAL FLUM

NADISON

In tal claustri dal munistîr S.Maria in Valle a Cividât al si pues viodi le mostre “I caprioli di Stella”, ven a stai lis sculturis in len dal artist Pier Paolo Zanussi. Il len doprât al è chel dal mont Stella di Tarcint. Lis oparis si podaran viodi fin tramai il 30 di Zenâr.

Par viodi lis fotos frache le fotografie chi sot

Arte lungo il Natisone @ Cividale del Friuli

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ARTE E ARTISTI

NELLA CIVIDALE DEL NOVECENTO

Per il 140° anniversario dalla fondazione, la società di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del Friuli ricorda gli artisti cividalesi del Novecento. La mostra racconta le singole espressività dal linguaggio tradizionale proprio della prima metà del secolo scorso alle avanguardie artistiche degli anni ’70, in cui prevalgono le tematiche sociali e l’impegno civile, fino ad arrivare ai giorni nostri dove l’arte diventa ricerca.

Clikkando sull’immagine si possono vedere le foto della mostra

Arte e artisti nella Cividale del Novecento

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BENVIGNÛT 2011

WELCOME 2011 !

I wish all climbers, skaters and kayakers all over the world a Happy New Year !

Per iniziare bene il 2011 ho in mente un proposito e una riflessione.
Il proposito è quello di “combattere la povertà e costruire la PACE“, cercando di contrastare l’attuale tendenza ad accumulare la ricchezza nelle mani di pochi e andando verso forme di convivenza sociale che permettano a tutti di vivere in modo dignitoso.
La riflessione è invece tratta dalla saggezza orientale:
“L’attività della natura umana non finisce mai; quando arriva ad una fine, ricomincia di nuovo. Quindi può andare avanti in perpetuo. Quando una ruota ha un asse su cui girare, può andare lontano. L’attività della Natura è una, senza deviazioni; perciò non commette errori.
Quando l’energia del cielo discende e l’energia della terra sale, yin e yang comunicano, e lo stesso fanno la miriade di esseri. Quando gli uomini illuminati rivestono alte cariche, gli uomini meschini scompaiono; questa è la Via del cielo e della terra.”

BON PRINCIPI A DUCJ !

Look at... the pictures!