I castelli nella terra dei Patriarchi

…@ Soffumbergo, Faedis (UD)

Da Campeglio, salendo x via Castellana, si arriva al castello di Soffumbergo. Un Castello costruito nel XI secolo e diventato residenza estiva del Patriarca di Aquileia che dopo essersi trasferito a Cividale del Friuli, passava l’estate a Soffumbergo. Qui il Patriarca firmò il decreto con cui istituiva il mercato di S.Caterina di Udine, quello che poi diventerà la conosciuta fiera di S.Caterina. Qui si riuniva il Parlamento del Friuli. Un castello politicamente molto importante, quindi, costruito su una roccia aguzza, infatti, come ci dice il toponimo, “Soffumbergo” deriva dal tedesco medievale “Sharfenberg”, che significa “Monte aguzzo” o “Rocca Aguzza” e dotato di un ponte levatoio e di una cappella. Quest’ultima restaurata e probabilmente ampliata di recente. Il castello sarà distrutto dai cividalesi nel 1420 x cui sono visibili solo le fondamenta delle torri, del recinto e della domus residenziale.
A Faedis il sentiero che parte da Borgo Sant’Anastasia, sulla strada per Canal di Grivò, porta ai castelli di Cucagna e di Zucco, entrambi costruiti dalla famiglia dei Cucagna pseudonimo di fantasia che indicava la potente famiglia degli Auspergh. Il castello di Cucagna fu costruito nel 1027 allorché il Patriarca Popone diede il permesso a Odorico di Auspergh, nobile carinziano, di erigerlo. Attualmente è in fase di restauro ma molte parti sono già visibili. Superato il portone + esterno si entra in una piccola corte dove si salgono delle scale che portano al cortile principale, e in questo passaggio si ha come l’impressione di essere catapultati in pieno medioevo. Dal cortile è possibile accedere a diversi locali e alla piccola e suggestiva cappella di S.Giacomo il cui simbolo è la conchiglia scolpita sopra l’ingresso. Ancora in fase di restauro è l’imponente torre interna e le mura che la circondano. Il castello venne costruito in questo punto xk da qui si riusciva a controllare una importante via di accesso alla pianura friulana e cioè il passo a monte di Canebola.
Nel 1248 la stessa famiglia di Cucagna costruì il castello di Zucco + a valle, che sarà collegato da una ampia muraglia al castello di Cucagna dando così l’impressione, a chi cercava di arrivare in Friuli, di trovarsi di fronte ad una mega fortezza. Il restauro del castello di Zucco è a buon punto e si pensa che presto potrebbe diventare sede di una scuola di restauro, di una sala convegni e forse anche di un centro commerciale, “magari cussì no ! “.

Look at… the movie: “I castelli di Soffumbergo, di Zucco, di Cucagna

Look at... the movie: I Castelli di Soffumbergo, di Zucco, di Cucagna

😎

Il risveglio di Gregorio

Opera Teatrale in Sette Atti

Ricevo e volentieri pubblico l’e-mail di Emanuele…

Con la presente vi voglio comunicare l’uscita della mia ultima Opera intitolata “Il Risveglio di Gregorio” sulla quale lavoravo ormai da 15 anni e che quindi con estrema soddisfazione voglio proporvi.
Si tratta di un’Opera Teatrale in Sette Atti, ognuno dei quali ha Sette Scene di Sette Stanze di Sette Versi per un totale complessivo di 2401 versi in endecasillabi.
Qui di seguito vi lascio la trama e i dati essenziali del libro.

Grazie per l’attenzione
Emanuele Franz

Il Risveglio di Gregorio
Un Poema Drammatico in Sette Atti, ognuno dei quali ha sette scene di sette stanze di sette versi per un totale complessivo di 2401 versi in endecasillabo. Gregorio si sveglia incatenato nelle segrete di un castello, non sa né chi è né come mai è imprigionato. Viene processato da un grottesco tribunale inquisitorio con l’accusa, appunto, di non sapere chi è. La sentenza è la morte. Gregorio allora si risveglia nei panni di Re Anastasio, ed ancora muore e diviene Alarico nella guerra fra romani e visigoti, poi è il Califfo Al-Muktadir nella Baghdad dell’anno mille, poi Gerusalemme, la Londra del ‘700 e molti nomi ancora per cercare di capire l’enigma della sua identità, risolverlo porrebbe fine ai suoi risvegli. Ogni Atto è associato ad uno dei sette pianeti dell’Eptarchia antica, da Saturno al Sole. Ecco che il viaggio di Gregorio rappresenta il Dramma della Coscienza umana che deve riscoprirsi nel Grande Anello che porta dal piombo all’Oro. Riuscirà Gregorio infine a darsi un nome?

Emanuele Franz - Il Risveglio di Gregorio

😎

Di aghe, di cret e di nêf

@ Cividale del Friuli (UD)

Ator par Cividât… cuvierte di nêf… dilunc il Nadison… il puint dal diaul… par lis scuindudis… par lis placis… dal Domo… di Julio Cesar… des Feminis… une citât fate di aghe… di cret… di nêf… che plui biele no je

Look at… the movie: Nevicata a Cividale del Friuli (UD)

14 Gennaio 2013 look at... the movie: Nevicata a Cividale del Friuli

😎

Il professor Petracco

una vita per l’Università del Friuli

Il professor Petracco
di Roberto Meroi – editrice Leonardo

( 2006)

la patrie dal friul

Forse attraversando Largo Tarcisio Petracco, il piazzale di fronte all’Università di Udine, non tutti gli studenti ricordano che è proprio grazie a Petracco ( 29.marzo.1910 – 05.gennaio.1997 ) che oggi possono frequentare l’Università di Udine. Negli anni settanta chi voleva iscriversi a Medicina, Ingegneria o a qualsiasi altra Facoltà tranne quella di Lingue doveva migrare. E questo significava, per le famiglie friulane, fare molti sacrifici per mantenere agli studi i propri figli che una volta laureati restavano molto spesso a lavorare nelle città dove avevano studiato.
Nel libro di Roberto Meroi, edito da Leonardo, si racconta la biografia romanzata del professore Petracco. Insegnante di Lettere allo “Stellini”, amante del greco antico tanto da andare spesso in Grecia con la propria auto per visitare i luoghi raccontati nei classici della letteratura. Petracco si è impegnato fin dalla seconda metà degli anni sessanta per l’Università a Udine. Nel ’76, dopo anni di inutili richieste ai politici regionali e nazionali, inizia la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa di legge popolare per l’istituzione dell’Università autonoma di Udine. In quell’occasione furono raccolte oltre 125.000 firme che rappresentarono un successo un po’ inaspettato, viste le difficoltà che si dovevano affrontare per raccolglierle. Gli unici due modi erano le segreterie comunali e i banchetti dove era necessaria la presenza di un un notaio, che spesso all’ultimo momento dava forfait. Il tempo per raccogliere le firme era di soli tre mesi e in quell’anno ci fu il terremoto, l’orcolat, che capitò proprio quando la raccolta era già iniziata da poco più di un mese. Ma la gente si rese conto dell’importanza dell’iniziativa e nella tendopoli di Gemona furono raccolte ben 3.500 firme. Il vescovo Battisti sosteneva l’iniziativa e davanti alle chiese si poterono allestire i banchetti. Durante la manifestazione per le vie di Udine a sostegno della legge del ’77 sulla ricostruzione, il vescovo Batttisti diede la propria approvazione al corteo scendendo in p.zza Patriarcato davanti al palazzo arcivescovile e pronunciando alcune parole di sostegno all’iniziativa. Ma la Facoltà di Medicina verrà istituita a Udine soltanto nel ’82 con la terza legge sulla ricostruzione questo perchè qualcun’altro remava contro. Trieste, infatti, si è opposta fin dall’inizio all’istituzione dell’Università autonoma di Udine e probabilmente lo continua a fare ancora oggi. Infatti, in questi ultimi anni, quando Udine ha chiesto di istituire la Facoltà di Architettura, la Facoltà è stata istituita prima a Trieste e dopo a Udine che si è dovuta accontentare di un indirizzo all’interno della Facoltà di ingegneria.
Questo libro rende omaggio al professore Petracco per quello che ha fatto per tutti i friulani. Adesso spetta a noi continuare la sua battaglia difendendo la nostrà identità culturale e la nostra Università friulana e popolare che nonostante il suo valore è ancora sottofinanziata.

MANDI DI CÛR !

La befana

viene, viene volando

Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca ! La circonda
neve, gelo e tramontana

detule furlane fuarte: “a Nadâl un pît di gjal, ae Epifanie un pît di strie”

ven a stai planc plancot lis zornadis a tachin a slungjâsi, e jere ore !

Look at... the original photo !

inte foto origjinâl la befane e jere un cocâl che someave biel za a une befane cjalant intune cierte maniere, cussì daspò piçulis modifichis e je deventât pardabon une befane; scliçant parsore la foto si pues viodi chê origjinâl
😉

Jaya

concerto di antica musica indiana

Ieri sera, 04 Gennaio 2013, sul palco del Teatro Ristori di Cividale si sono esibisti 6 artisti amanti e studiosi della cultura musicale indiana. Nella prima parte del concerto sono stati eseguiti alcuni brani di musica tradizionale indiana e persiana, mentre nella seconda parte delle danze Kathak dell’India . Il primo brano nel video è una parte del “Raag Asavari Raag”, un raga dove il bansuri ( il flauto di bambù ), suonato da Daniele Dubbiani, ci fa ascoltare il respiro dell’India. Le danze Kathak invece sono interpretate da Lisa Pellegrini, le voci sono di Silvia Mischiari e Barbara Zoletto, e Stefano Grazia ha accompagnato i brani con il ritmo delle tabla. Il concerto è iniziato e finito con le campane tibetane di Diego Beretta.
Il cncerto era gratuito e i fondi raccolti verranno destinati alle famiglie colpite dal terremoto in Emilia-Romagna.
Om mani padme hum… om… om… om…

Look at… the movie: Jaya

Jaya - Teatro Ristori a Cividale del Friuli

😎

BENVIGNÛT 2013

…WELCOME 2013 !

I WISH ALL CLIMBERS, SKATERS AND KAYAKERS ALL OVER THE WORLD A HAPPY NEW YEAR !

Un proposito e una riflessione x iniziare bene il 2013.
Il proposito è quello di “combattere la povertà e costruire la PACE“, cercando di contrastare l’attuale tendenza ad accumulare la ricchezza nelle mani di pochi e andando verso forme di convivenza sociale che permettano a tutti di vivere in modo dignitoso.
La riflessione è invece tratta dalla saggezza orientale:
“L’attività della natura umana non finisce mai; quando arriva ad una fine, ricomincia di nuovo. Quindi può andare avanti in perpetuo. Quando una ruota ha un asse su cui girare, può andare lontano. L’attività della Natura è una, senza deviazioni; perciò non commette errori.
Quando l’energia del cielo discende e l’energia della terra sale, yin e yang comunicano, e lo stesso fanno la miriade di esseri. Quando gli uomini illuminati rivestono alte cariche, gli uomini meschini scompaiono; questa è la Via del cielo e della terra.”

 WELCOME 2013 ! Look at... the pictures about Grado

😎