Il Cjistielut

… @ Orgnano (UD)

Ogni anno, le Nazioni Unite celebrano l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra (Earth Day), per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali. Il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio propone di organizzare insieme – in concomitanza con l’Earth Day mondiale una serie di marce locali per la Terra.

I dati recentemente confermati dall’Ispra parlano chiaro: in Italia otto metri quadrati di terreni vergini vengono ricoperti di cemento e asfalto ogni secondo.

Si tratta di terreno fertile che viene irreversibilmente distrutto, dal momento che occorrono secoli per la sua formazione.

Il consumo di suolo ha aggredito le parti pianeggianti del nostro (ex) Belpaese che, con cadenza regolare, sono investite da gigantesche ondate di acqua non più libera di defluire negli alvei fluviali e punteggiano di frane ed alluvioni il nostro territorio.

L’occupazione di suolo fertile non è motivata dalla crescita demografica: negli ultimi 50 anni il suolo artificiale è cresciuto da 170 a 340 m2 pro capite, raddoppiando nell’arco di due generazioni.

Anche in Friuli Venezia Giulia le cose non vanno diversamente: tra il 1980 e il 2000, le aree agricole sono state fortemente urbanizzate: oltre 5.400 ettari di campi sono diventati superfici urbane pari ad una riduzione del 1,9% dello stock di aree agricole del 1980.

Si tratta di trasformazioni irreversibili e artificiali!

Anche 474 ettari di superfici naturali sono stati urbanizzati, di cui oltre 247 erano boschi. L’urbanizzazione rimane il fattore di pressione più forte contro l’agricoltura. L’indice di copertura percentuale del territorio regionale, nel medesimo periodo, cioè il tasso dell’urbanizzato in Friuli V.G. è stato quasi del 9%.

In generale, tra il 1980 e il 2000, in FVG il suolo urbanizzato è salito di 5.776 ettari (circa +2 città come Udine), il suolo agricolo ha perso 6.482 ettari (pari a -2,2 città come Udine) e il suolo urbanizzato ogni giorno è pari a 8.000 m2, cioè un campo di calcio al giorno!

Di fronte a tutto questo, dobbiamo porci delle domande e fare delle riflessioni:

1. I Piani Urbanistici dei nostri Comuni tengono conto dell’enorme patrimonio edilizio già esistente e non utilizzato, sfitto e vuoto? (purtroppo non è così).
2. Impegnarsi a restituire un “valore” all’attività agricola di tipo sostenibile.
3. Considerare il Paesaggio come risorsa sociale e come fruizione turistica, dunque come opportunità economica.

Per questo, in occasione della Giornata Mondiale per la Terra, è stata organizzata una Marcia, come momento di festa colorata capace di riunire “chi già sa” e “chi intuisce”, ritrovandoci in un luogo simbolico del saccheggio delle risorse rurali della Regione, ad Orgnano, dove nel terreno molto fertile comprendente “il Cjistielut”, c’è stata una mega lottizzazione di circa 70 mila m2 di residenza e di 50 mila m2 di verde di quartiere in un ambito attualmente agricolo.

Look at… the photos: marcia ad Orgnano

foto marcia ad Orgnano

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