L’arbul che nol è plui

lis cretis di Duino

Inte crete di Duino dongje dal cjistiel si cjatave denant dal bielvedê un piçul arbul cetant sflandorôs che in istât al jere un plasê viodilu dut sforît ma… cumò cualchidun al à pensât ben di taiâlu par gjoldi dal bielvedê come se un piçul arbul e des fastidi. Dome cualchidun cence cûr e rispiet pe nature al pues vê fate une robe dal gjenar.
Ma lis cretis di Duino a no son une risierve naturâl protete ❓

Look at… the photo: you can see the tree at photo n. 55

falesia Duino

:mrgreen:

IL SARCOFAGO

DEGLI INGANNI !

Una volta gli egiziani ci mettevano le mummie perchè credevano nel proseguimento dell’esistenza fisica dei defunti nell’aldilà, ora ci si racchiudono i reattori delle Centrali Nucleari e, udite udite, adesso si sta pensando di racchiudere con una bella colata di cemento anche un tratto di costa altamente inquinato. Si tratta, purtroppo, di un pezzo della nostra bellissima costiera triestina e per essere + precisi della zona di fronte a Muggia. Ebbene sì, per anni nessuno si è accorto di niente e i camion, sembra di un cantiere non troppo distante, andavano a scaricare rifiuti di ogni tipo in quel tratto di costa dove le ultime forti mareggiate erodendo ampi tratti di costa hanno senz’altro causato un forte inquinamento del mare per la presenza di metalli pesanti (tipo il cadmio) tra i rifiuti. Ora il Sindaco in un’intervista dice ai cittadini di non preoccuparsi perchè il problema verrà risolto. Una commissione sta decidendo se ripulire completamente l’area o coprire tutto con un getto di cemento. Purtroppo quest’ultima soluzione sembra la + probabile. Ripulire tutta l’area richiederebbe, infatti, movimentare tanto di quel materiale che ci vorrebbero 3000 viaggi avanti e indietro dei camion e il costo si aggirerebbe intorno ai 12.000 euro. Un costo notevole per la Regione che proprio in questo periodo, ironia della sorte, sta valutando la proposta di istituire un Parco Marino sulle Rive di Trieste che dovrebbe anche servire da centro studi sullo stato del mare. Insomma, da una parte si lascia che gli interessi economici prevalgano su quelli ambientali e si fa finta di non vedere che qualcuno scarica i propri rifiuti sul demanio pubblico, dall’altra si vuole rilanciare la città di Trieste costruendo un Parco Marino che avrebbe come fine quello di far conoscere e tutelare il mare. Una bella contraddizione non c’è che dire ! 😉
E naturalmente se cercate un responsabile non lo troverete, infatti nella Pubblica Amministrazione è lecito far finta di niente !
L’idea del Parco marino è nata dalle ceneri del progetto per la candidatura di Trieste per l’ Expo. Adesso a Trieste si prova a rilanciare la città con questa idea che prevede una spesa di 44 milioni di euro di cui circa metà sarebbero sostenuti dalla Regione. A parte le valutazioni sui costi effettivi per la realizzazione di un simile opera mi sembra evidente che prima di impegnarsi in una opera dai costi così alti sia da valutare la sua effettiva necessità e se non sia meglio per la Regione trovare soluzioni meno costose e + efficaci per aiutare la città di Trieste.
Ultima novità delle scorse settimane è la decisione del Sindaco di Trieste di multare con un’ammenda salata chi fa plinplin in città. La sua giustificazione è stata che se la multa da pagare fosse stata inferiore tutti se ne sarebbero infischiati. Sacrosante parole peccato che sono valide solo per i cittadini e non per gli amministratori 😉

Furlans in uaite ! 😉

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