CLIMBERS DECALOGO

Talks Matthew Childs’ 9 life lessons from rock climbing

E’ uscito nell’aprile dello scorso anno un video dove un climber americano espone alcune regole tratte dalla sua trentennale esperienza di Guida alpina. Il climber in questione è Matthew Childs, mentre il video si intitola “Talks Matthew Childs’ 9 life lessons from rock climbing“.
Ecco la traduzione della sua presentazione alla TED University:

E’ tutto molto semplice.
In 35 anni di arrampicata ho scoperto che ci sono circa nove regole. E alcune sono alla base di tutto.

Regola #1: Non mollare!
Non mollare — un metodo, veramente, di successo — Spesso si pensa di mollare molto prima che lo faccia il nostro corpo. E allora tenete duro e senz’altro qualche soluzione vi verrà in mente.

Regola #2: Non avere esitazioni!
Questa è un’arrampicata di aderenza, a Tuolumne Meadows, nella parte alta del parco dello Yosemite. In questo tipo di arrampicata basata sull’aderenza non ci sono prese buone da tenere. Ci si arrampica su piccole buche e piccole sporgenze della roccia. La massima aderenza si ha non appena si appoggiano i piedi o le mani sulla roccia. Da quel momento in poi si comincia a scivolare. Così l’istante è importante. Non fermatevi!

Regola #3: Avere un piano !
Questa via è chiamata Naked Edge e si trova a El Dorado Canyon, all’esterno di un Boulder. Il climber sta arrampicando sull’ultimo tratto della via. Proprio dove mi è capitato di volare ! Ci sono circa 300m di vuoto sotto di lui. Tutti i tratti più duri della via sono già stati superati. Quello che spesso succede è che ci si è concentrati solo sul tratto più duro della via, “Come posso superare il pezzo più difficile? Come posso superare il pezzo più difficile? “. Allora che cosa succede? Si arriva all’ultimo tratto. E’ facile. Ma ci si trova con i muscoli completamente ghisati. Non fatelo. E’ meglio pianificare l’utilizzo delle proprie forze in anticipo se si vuole arrivare in cima.

Regola #4: Il singolo movimento è ciò che conta!
Ma non si può nemmeno dimenticare che ogni singolo movimento è importante e bisogna essere in grado di farlo.Questa via è chiamata Dike Route e si trova a Peyrat Dome nella zona alta del parco dello Yosemite. La cosa interessante è che questa via non è così difficile. Ma arrampicando da primo di cordata, al movimento più difficile, ci si rende condo di poter fare un volo di 30m su placche poco inclinate. Pertanto bisogna mantenere la concentrazione. Non vogliamo fermarci a metà strada come succede a Kubla Kahn, il personaggio di Coleridge. Bisogna andare avanti!

Regola #5: Sapere dove fermarsi per recuperare le energie!
E’ sorprendente come i migliori climbers, anche in situazioni difficili, riescano a trovare il modo di fermarsi per riposare, recuperare, calmarsi, concentrarsi e poi continuare.
Questa via si trova a Neadles in California.

Regola #6: la paura ( fa schifo ) si porta via tutte le vostre energie !
La paura, veramente, assorbe tutte le vostre energie perchè avere paura significa non concentrarsi su quello che si sta facendo ma pensare alle conseguenze di una possibile caduta mentre in quel momento per eseguire il movimento avete bisogno di tutta la vostra concentrazione e attenzione mentale.

Regola #7: La tecnica in opposizione è la soluzione!
Nell’arrampicata succede spesso di vedere che le persone iniziano ad arrampicare senza pensare, scegliendo così le soluzioni più ovvie. Questa è la Devils Tower, in Wyoming. si tratta di una formazione rocciosa di basalto, conosciuta da molti per essere stata la scenografia del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Solitamente i climbers, qui, iniziano ad arrampicare cercando di mettere piedi e mani nelle fessure. Ma le fessure sono troppo piccole per i piedi e si riesce ad utilizzare solo la punta delle dita mentre i piedi vanno usati in opposizione per spingere sulla roccia e potersi così sollevare.

Regola #8: Forza non significa sempre successo!
La forza non significa sempre successo. Nei 35 anni di Guida alpina e di insegnamento in strutture al coperto ho visto che i ragazzi cercano sempre di fare trazioni. I ragazzi principianti, usano tutta la loro forza per salire i primi 5 metri come se stessero facendo delle trazioni. Possono fare 15 trazioni, giusto? Ma poi rimangono senza energie. Le donne sono molto più equilibrate perchè in loro non c’è l’idea di dover riuscire a fare 100 trazioni. A loro riesce naturale pensare a come poter caricare il peso sui piedi. I piedi ci sostengono tutto il giorno. Allora ricordiamoci che l’equilibrio è molto importante ed anche il riuscire a caricare il peso del nostro corpo sui piedi che sono il muscolo più forte.

Regola #9: Saper cadere! ( Non aver paura di volare )
E naturalmente c’è una regola numero nove. Questa regola mi è venuta in mente in seguito ad una caduta inaspettata di circa 12m in cui mi ruppi una costola. Quando arrivi al punto in cui sai che sta per succedere, bisogna iniziare a pensare come cadere per evitare di farsi del male – come cadere con la corda o, se ci si arrampica senza corda, come cadere in un luogo in cui è possibilie controllare la caduta. Quindi non cercate, in preda alla paura, di evitare il volo perché potrebbe non finire bene. Grazie a tutti! ( applausi )

Regola #10: Enjoy yourself !
E naturalmente per webandana c’è anche una regola numero dieci.
Sempre per nuove emozioni !
Mandi a ducj !

La mappa delle falesie del Friuli

IL TERRENO DI GIOCO

Dove il gioco diventa infinito… dove l’importante non è arrivare in cima ma continuare a giocare…dove i limiti sono senza confini… dove arrampicare è un’arte.
E’ possibile avere un quadro d’insieme delle falesie presenti in Friuli attraverso la MAPPA DELLE FALESIE, cliccando sul segnaposto viene visualizzata una breve descrizione e il link alla pagina dove è descritta la falesia.
La mappa riporta molte falesie ma senz’altro ultimamente ne sono nate altre e altre ancora ne nasceranno o verrranno pubblicizzate. Chi vuole può segnalarle e noi provvederemo a inserirle nella mappa e a creare la pagina dove la falesia verrà descritta. 😉

Mandi a ducj !

p.s.
…le mappe non sono più disponibili… sorry… 15/05/2018

FALESIA DI DUINO

golfo di Trieste

Un panorama mozzafiato sul golfo di Trieste, il castello di Duino a due passi, un sentiero che si sviluppa lungo tutta la falesia tra pini di mare e ginestre. Questa è la location dove si trovano le placche di Duino. Per arrivaci si prende il sentiero Rilke ( da fare almeno una volta ) da Duino ( Ts ) e lo si percorre per circa 100m, sulla destra si trovano le catene per calarsi…
E’ necessaria una corda da 60m.
La difficoltà delle vie si aggira intorno al quinto grado. Alla destra delle placche ( guardando dal mare ) ci sono le vie storiche della falesia.
Ricordarsi di rispettare l’ambiente e possibilmente di evitare di frequentare il posto durante il periodo di riproduzione del falco pellegrino in primavera.

More info: la falesia di Duino – le vie storiche

Un ringraziamento a Laura e a Sergio, i climbers che si vedono nel filmato.

Mandi !

Nel video sottostante si vede la placca dove si trovano le nuove vie, quelle più facili e adatte ai corsi di arrampicata.

Look at... the video about Duino climbing !

😎