Il risveglio di Gregorio

Opera Teatrale in Sette Atti

Ricevo e volentieri pubblico l’e-mail di Emanuele…

Con la presente vi voglio comunicare l’uscita della mia ultima Opera intitolata “Il Risveglio di Gregorio” sulla quale lavoravo ormai da 15 anni e che quindi con estrema soddisfazione voglio proporvi.
Si tratta di un’Opera Teatrale in Sette Atti, ognuno dei quali ha Sette Scene di Sette Stanze di Sette Versi per un totale complessivo di 2401 versi in endecasillabi.
Qui di seguito vi lascio la trama e i dati essenziali del libro.

Grazie per l’attenzione
Emanuele Franz

Il Risveglio di Gregorio
Un Poema Drammatico in Sette Atti, ognuno dei quali ha sette scene di sette stanze di sette versi per un totale complessivo di 2401 versi in endecasillabo. Gregorio si sveglia incatenato nelle segrete di un castello, non sa né chi è né come mai è imprigionato. Viene processato da un grottesco tribunale inquisitorio con l’accusa, appunto, di non sapere chi è. La sentenza è la morte. Gregorio allora si risveglia nei panni di Re Anastasio, ed ancora muore e diviene Alarico nella guerra fra romani e visigoti, poi è il Califfo Al-Muktadir nella Baghdad dell’anno mille, poi Gerusalemme, la Londra del ‘700 e molti nomi ancora per cercare di capire l’enigma della sua identità, risolverlo porrebbe fine ai suoi risvegli. Ogni Atto è associato ad uno dei sette pianeti dell’Eptarchia antica, da Saturno al Sole. Ecco che il viaggio di Gregorio rappresenta il Dramma della Coscienza umana che deve riscoprirsi nel Grande Anello che porta dal piombo all’Oro. Riuscirà Gregorio infine a darsi un nome?

Emanuele Franz - Il Risveglio di Gregorio

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NIENTE DI NUOVO

SOTTO IL SOLE DEL FRIULI

Se ce ne fosse stato bisogno, ma noi lo sappiamo già da tempo immemorabile, ecco come si comportano alcuni triestini nei confronti dei friulani. Proprio non ce la fanno ad accettare la realtà !
Di nuovo torna alla ribalta il “Teatro Nuovo Giovanni da Udine“, già da qualche tempo nel mirino di alcuni politici regionali che hanno cercato di modificarne lo statuto per poter dare un primato alla Regione sul Comune di Udine quando si vota in Consiglio amministrativo.
Ma veniamo ai fatti più recenti, ecco la lettera di Tarcisio Mizzau, presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, su quali siano i dati reali riguardanti il finanziamento del teatro Il Rossetti di Trieste e del teatro Giovanni da Udine.

Quando i tempi sono difficili, i giochi si fanno sporchi, questo si sa. Il primato, nella scorrettezza nel fornire i dati sui quali i politici dovrebbero poi basarsi per prendere buone decisioni nell’allocare i pochi fondi regionali destinati alla cultura sembra proprio da assegnare a Il Rossetti, teatro stabile del Friuli Venezia Giulia.
Ecco i dati riguardanti il Teatro Nuovo Giovanni da Udine elaborati dal teatro triestino, come riferiti dalla stampa: per ogni spettatore che frequenta il teatro udinese, la Regione spenderebbe 25 euro, mentre per lo spettatore che entra nel Rossetti spenderebbe solo 4 Euro. Questa l’informazione scorretta.
Vediamo come stanno realmente i fatti.
Prendiamo i dati di frequenza dell’esercizio sociale del Giovanni da Udine che inizia il 1° settembre 2008 e termina il 31 agosto del 2009:
gli spettatori della Stagione organizzata dal Teatro sono stati 70.896;
aggiungendo gli spettatori degli eventi fuori stagione svoltisi con la collaborazione del Teatro, che sono stati 73.063, si ha un numero totale di spettatori di 143.959.
Questi dati sono ufficiali, rilevati attraverso la conta dei titoli d’ingresso emessi.
Il contributo della Regione al Giovanni da Udine per l’esercizio 2008-09 è stato di 1.150.000 Euro, per cui, con facile divisione, si arriva a determinare il sostegno regionale per spettatore in 6,95 Euro.
A questo punto si dovrebbe concludere che comunque il Rossetti è più virtuoso, perché rivendica di aver avuto bisogno di soli 4 euro per spettatore di aiuto regionale.
Ma c’è ancora qualcuno, di fronte ai dati elaborati con così palese scorrettezza, a prestar fede ai conteggi forniti dal Rossetti?
E’ ora opportuno aggiungere un’informazione di più ampio significato e peso.
I cittadini serviti dal Rossetti sono quelli della provincia di Trieste, che al primo gennaio 2009 risultavano 236.393; il Giovanni ad Udine serve i cittadini della provincia di Udine, che alla stessa data erano 539.723.
Il contributo che la Regione ha dato al Rossetti è stato di 1.200.000 Euro, pari a 5.08 Euro ad abitante servito.
Il contributo che la Regione ha dato al Giovanni da Udine è stato di 1.150.000 euro, pari a 2.13 euro per abitante servito.
Se le due istituzioni ricevessero un sostegno ragionevolmente proporzionato alla popolazione che servono, sarebbe facile per Giovanni da Udine dare una lezione di efficienza al Rossetti, abbassando il peso del contributo regionale sotto i 4 euro (se il dato è vero) che questo vanta.
Si conosce la litania del Rossetti: noi siamo il teatro del Friuli Venezia Giulia, non di Trieste. Se bastasse cambiare il nome per essere quello che non si è, anche il Giovanni da Udine si darebbe da fare per assumere la stessa denominazione aggiuntiva.
Ma i fatti dicono che il Rossetti serve il territorio della Provincia di Trieste, al di là del nome che si è dato. E i privilegi dovrebbero essere i primi sprechi a cadere sotto la scure dei tagli.

Non ne possiamo più di questi triestini che cercano con sotterfugi ed intrighi di fare i furbi !

FURLANS IN UAITE !

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LA VARIANTE

DI LÜNEBURG

La scacchiera di cenci … il campo di concentramento
ebrei … nazisti
il nero … il bianco
la vittima … il carnefice
il presente … il passato
la vita … il ricordo
la passione … la ragione
il rosso … il nero
l’amore … l’odio… l’amore
un treno che corre…
impossibile sfuggire al passato
è sempre lì come un’ombra
e alla fine…
riscuote il prezzo delle nostre azioni

Una Milva strepitosa, ieri sul palcoscenico del teatro Ristori a Cividale, ha interpretato le canzoni scritte dallo stesso autore, Paolo Maurensig.
Una voce potente, profonda, dolce, capace di incantare e arrivare dritta al cuore della gente.
Un caloroso abbraccio a Milva e a tutte le ragazze del coro di Faedis che hanno interpretato le parti in friulano !