FRIULI DA SOGNO

A PECHINO 2008

Oggi dalle Olimpiadi di Pechino arrivano, per noi friulani, due piccole soddisfazioni.
Una è la bellissima vittoria dell’udinese Chiara Cainero nello skeet (= tiro al piattello). La tiratrice friulana è riuscita ad affermarsi nello spareggio contro l’americana Rhode e la tedesca Brinker, dopo una gara disputata con un temporale e tanta pioggia.
Brava Chiara !
L’altra soddisfazione è la vittoria di Andrea Minguzzi che nella lotta greco-romana, categoria degli 84 kg, ha battuto l’ungherese Zoltan Fodor in un corpo a corpo veramente tosto riportando l’Italia sul tetto del mondo in questa specialità dopo ben 20 anni !
All’ungherese Zoltan va cmq tutta la nostra ammirazione e il consiglio di rincuorarsi per la medaglia d’oro sfumata con un bon tai di Tocaj 🙂

Mandi a ducj !

ODISSEA

D’UN GRAPPOLO D’UVA CHIAMATO TOCAJ

Chi l’avrebbe mai creso che il nostro amato “Tocaj” sarebbe diventato un ricordo del passato e le bottiglie avrebbero cambiato etichetta sostituendo il nome con quello di Friulano Doc. Eppure è stato così . L’origine del Tocaj sembra sia ungherese e quindi il nome spetta a quei vitigni. Ma a rendere la vicenda + appassionante ci hanno pensato i veneti qd hanno deciso di cambiare nome al loro “Tocaj” sostituendolo con Tai. Forse si sono dimenticati che a due passi da casa, in Friuli, “tai” significa tazza di vino ?
Su un articolo de L’espresso si legge che “c’è chi sta lavorando per riaprire il caso con l’Ungheria avendo scoperto che nel 1632 i magiari chiamarono i vitigni di Tocai di origine friulana, Furmint, in onore della baronessa Aurora Formentini che portò in dote «vitti di Toccai 300», quando andò in sposa al conte Adam Batthyany della Contea di Vas”.
Cmq stiano le cose, a volte ci vorrebbe un po’ di buon senso. Essendo l’origine del vitigno così incerta, ed essendo il nome “Tocaj” ormai entrato a far parte della tradizione enologica veneta e friulana, forse sarebbe meglio mantenere il nome in tutte e tre le zone. E così vissero felici e contenti tutti quanti.