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La causa alla base di questo problema è l'ischemia dei tessuti, ovvero una diminuzione del flusso sanguigno ai muscoli e ai tessuti molli. Questo meccanismo è molto simile all'azione di un laccio emostatico che arresta le emorragie maggiori, a differenza del congelamento, che è un vero e proprio congelamento dei tessuti e trombosi (coagulazione) dei piccoli vasi sanguigni. L'arrampicata su ghiaccio rappresenta il cocktail perfetto di cause concomitanti. L'esposizione al freddo induce i vasi sanguigni periferici a restringersi e a deviare il sangue al centro per prevenire l'ipotermia. Oscillarsi e appendersi agli attrezzi da ghiaccio mantiene le braccia e le mani sopra il cuore, il che limita ulteriormente la circolazione, così come la presa eccessiva degli attrezzi tecnici. Guanti stretti possono restringere meccanicamente i vasi sanguigni nei polsi, riducendo anche il flusso di sangue e quindi di ossigeno alle mani.
In genere, è quando lo scalatore abbassa le braccia che si manifestano il caratteristico dolore intenso e la nausea. Quando il flusso sanguigno alle mani viene interrotto, i nervi si addormentano e creano la sensazione di intorpidimento. Il dolore successivo è associato alla riperfusione (ritorno del flusso sanguigno) alle mani e ai nervi. Dopo la riossigenazione di questi nervi, i segnali del dolore vengono trasmessi al sistema nervoso centrale. In altre parole, quando il sangue ritorna, risveglia le terminazioni nervose e fa un male fortissimo.
Indossare guanti che abbiano un isolamento adeguato per la temperatura a cui si è esposti, ma sufficientemente sottili da fornire un'adeguata presa dell'utensile e favorire una circolazione illimitata. Il mito diffuso secondo cui la radice della componente nausea è una fluttuazione del sangue tra l'intestino e le estremità è sfatato dalla letteratura medica che descrive dettagliatamente la risposta del sistema nervoso umano al dolore. L'estremo disagio caratteristico degli sbadigli urlanti stimola il sistema nervoso e attiva il centro emetico (del vomito), nell'area postrema del cervello, una struttura nel quarto ventricolo la cui funzione principale è quella di rilevare le tossine nel sangue e indurre un risposta emetica, cioè i barfies.
Per prevenire gli sbadigli urlanti:
1- Fermarsi ogni 3/4 m a scuotere le mani abbassandole al di sotto del cuore per incoraggiare il flusso sanguigno continuo.
2- Concentrarsi su una presa facile da tenere per consentire una circolazione ottimale nelle estremità.
3- Portare più paia di guanti sottili, facili da togliere e sostituire i guanti quando si bagnano.
Leggi l'articolo: How to Prevent Winter Climbing's Dreaded “Screaming Barfies”
Martina, la forte climber slovena. Nel sito una ricca galleria fotografica illustra le sue realizzazioni su roccia.
Luca Zardini di Cortina d'Ampezzo atleta della Nazionale Italiana di Arrampicata Sportiva dal 1991, ha fatto parte del Centro Addestramento Alpino dei Carabinieri con sede a Selva di Val Gardena dal 1992 al 2007. Componente del Gruppo Scoiattoli, prende parte alle competizioni Nazionali ed Internazionali dal 1991 e arrampica dall'età di 15 anni. Tracciatore Nazionale F.A.S.I. dal 1997, Allenatore Nazionale dal 2001, Istruttore nazionale F.A.S.I. per meriti sportivi dal 2007.
High infatuation è il sito della poliedrica e fortissima climber statunitense Steph Davis. All'interno del sito c'è una ricca galleria fotografica, un estratto dal suo libro "High Infatuation: A Climber's Guide to Love and Gravity" e il blog dove è possibile incontrare l'autrice.
Astigiano di nascita e cuneese di adozione, nella sua ventennale carriera Seve ha salito circa 500 vie di difficoltà intorno all'ottavo grado, di cui 20 tra l'8c e l'8c+ e con numerosi 8a e 8a+ a vista.
Il sito di Ines Papert, la forte scalatrice tedesca. Oltre ad arrampicare in falesia si è cimentata anche con molte vie tradizionali e di misto. Ultimamente ha realizzato la prima femminile di “The Hurting”, XI 11, la difficile via di misto a Coira in Scozia.
Alberto Gnerro, aka “Doctor Gnerro”, nato a Biella nel 1969, conosciuto per i suoi exploit già alla fine degli anni '80, nel 1988 ha salito OS “J'irai cracher sur votres tombes” a Buoux 7c+, ha partecipato anche a competizioni e nel 1989, '90 e '92 è diventato campione italiano mentre ha ottenuto buoni piazzamenti in Coppa del Mondo.
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