Dilunvie la ciclabîl Resiute – Pontêbe

une biele domenie di Jugn

La ciclabîl che da Resiute e mene a Pontêbe e côr indulà che une volte e pasave il tren, colegant la plane cun la mont, par chest fasintle in bici o cun i roller si cjatin cetantis galariis e puints altonons in fier. La matine cuant si jentre dentri une galarie si à une biele sensazion di fresc e cun i roller bisugne fâ atenzion all’asfalt un pôc sbrissot. Lis galariis a son cuasi dutis iluminadis ma e je ancje cualchidune dal dut scure e avonde lungje, par chest bisugnarès vê cualchi lûs par fâsi viodi. La ciclabîl a côr intal mieç di un biel bosc e da Resiute a Pontêbe e je dute di ribe sù. Fin a Scluse, ven a stai i prins 7.5 km, la pendence no je tante ma dopo e devente un pôc plui impegnative soredut di ribe jù cuant cun i roller si cjape une buine velocitât. A Sculse la viele stazion dai trens e je stade sistemade e chenti si pues fermâsi a bevi alc al bar e a cjapâ colôr sentâts di fûr. Passade la viele stazion dai trens di Dogne e lant viers Pieretaiade e je une biele sorprese par cui che al va cun i roller. Di fat, daspò vê passât i puints cun lis gradis in fier, une rampe di masegns, e lis galariis sbrissôsis si cjate une biele scjalinade che e puarte suntune strade asfaltade e di culì par tornâ lì de ciclabîl bisugne fâ dôs rampis. Pa gno cont, rivâts lì de scjalinade cun i roller e conven tornâ indaûr, po dopo viodêt voaltris ce che ur plâs di fâ…

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Dilunc la piste ciclabile Aquilee-Grau

all along the path-line

La ciclabile che da Servignan e puarte a Grau e je stade fate di pôc par la cuâl no viodevi la ore di lâ a provâle cun i patins. Domenie passade, finalmentri, o vin decidût di lâ a fâ un zîr di chês bandis e o sin cjatâts a Servignan indulà la ciclabîl e partîs. Il timp al jere bielon ancje se, come par solit in chest periodi, l’aiar no mancjave. No jere bore ma aiar di siroc, cussì lant viers Grau e si veve l’aiar in muse, biel che tornant nus sburtave un pôc. Il prin toc di ciclabîl, saltant fûr di Servignan, al è biel passant intal mieç di un parc e parsore di un puint di len ancje se a son une vore di tombins par la cuâl bisugne stâ atents. Rivant ad Aquilee, la piste e rive propit dongje i sgjâfs archeologjics, e chenti si pues gjoldi des bielecis archeologjichis de ete romane. Po dopo, rivant sul puint che coleghe la tiere ae isule d Grau, si cjatâsi denat il blu dal mâr cun il sô fuart odôr, une maravee… cuant che si rive ae fin dal puint indulà e finîs la ciclabîl e mancje ancjemò di traviersâ il puint mobil par rivâ a Grau… chenti bisugne fâ une vore di atenzion, par vie che no je une bancjine indulâ podê cori ma bisugne passâ dilunc la strade cuant no son lis machinis… in ogni câs si trate di un toc curt… daspò, par lis nascuindudis, si rive sul viâl dilunc dal mâr… in sumis, une biele ciclabîl avonde largje indulà si pues ancje cori e salacor fâle di buinore o crôt che al sedi une cjosse fantastiche…

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La smondeade di Pasche

dilunc il torent Chiarò

Che altre dî, dongje de ciclabil dal Nadison A13 dacîs di Muimans, e si podeve viodi di une bande une machine par sgarfâ la tiere, cuntune sesule al puest de pacare, impegnade a netâ il jet dal torent Cjarò, gjavant i arbui, e di che altre bande un trop di pioris a passon par il boschet, netant la jerbe dal prât e la elare parsore dai arbui.
Ven a stai machine artificiâl e nature une dongje di che altre.

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Il torrente Chiarò @ Moimacco (UD)

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BENVENUTI A

TARVISIO CITTA’

Una bella corsa con i rollers lungo le ciclabili di Tarvis, percorrendo prima il tratto da Camporosso verso Valbruna e poi quello da Camporosso verso Kranjska Gora in Slovenia.
La ciclabile verso Valbruna, realizzata da poco, è un breve tratto con salite e discese non molto impegnative anche se la presenza di sassi e rametti non lo rendono molto sicuro. Purtroppo x arrivare a Valbruna bisogna poi prendere la strada normale.
La ciclabile verso la SLO è molto bella e abbastanza pulita ma è impegnativa per la presenza di alcuni saliscendi. Bisogna fare attenzione alla discesa sulla strada che raccorda il primo pezzo della ciclabile con quello che attraversa la Val Romana xk in fondo alla discesa c’è una bella curva a gomito e non è possibile impegnare tutta la carreggiata x il rischio di incrociare una macchina proveniente in senso opposto.
Al rientro mi sono trovato con le cosce che urlavano dal dolore e che a mala pena mi reggevano sui pattini. Forse la forma fisica non era proprio quella ottimale x affrontare un percoso del genere ma la bella giornata invogliava e si sa alle tentazioni è difficile resistere 🙂

Cliccando sull’immagine si accede alla web gallery ->

Lungo la ciclabile di Tarvis: Camporosso - Kranjska Gora

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La ciclabile A3 del Natisone

ALL ALONG THE PATHLINE

Pazienza se lungo la ciclabile che mena da Cividale a Povoletto (UD) si incontrano due guadi, pazienza se la strada ad un tratto diventa sterrata e poi si trasforma in un sentiero, pazienza se l’asfalto si sta sgretolando e si trasforma in ghiaino ma che non facciano nemmeno il minimo indispensabile di manutenzione questo è veramente troppo!
Infatti nel tratto in corrispondenza di Moimacco le due corsie di marcia si sono ridotte ad una, visto che l’altra è completamente invasa dalla vegetazione. Questo stato dispiace ancora di + perchè è un percorso ciclabile molto bello immerso nella campagna friulana.

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STRISCIA LA BISCIA

@ FOSSALON – GRADO ( GO )

Pattinando in Val Cavanata @ Fossalon – Grado ( GO ) mi è capitata la fortuna di incontrarmi due volte con una biscia nera. La prima lungo la via Averto che costeggia il canale omonimo e l’altra lungo la ciclabile che corre parallela al mare sempre a Fossalon. Ma l’incontro + temibile è ql lungo la ciclabile perchè c’è poco spazio per schivarla e si rischia di finirci sopra. Qs tipo di biscia non è velenosa e al max può mordere. Di solito cmq tende a fuggire anche perchè le vibrazioni prodotte dai pattini la mettono in allerta. Nel breve video potete vederla, lunga e sinuosa, mentre attraversa la strada.

Se non conoscete la Val Cavanata per farvi un’idea del posto potete vedere il video “VALLE CAVANATA @ Fossalon – Grado (GO)

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Una biscia lungo via Averto @ Fossalon

SPRINGTIME

IS COMING

La primavera sta arrivando, anche se non sembra proprio 🙂
Allora noi vorremmo darle il benvenuto e anche un po’ incoraggiarla con la

2^ ROLLEVERA

Una pattinata che si svolgerà domenica 21 marzo 2010 a Grado lungo la ciclabile, percorrendo la zona un po’ nascosta della Val Cavanata per arrivare sul bellissimo lungomare Nazario Sauro.
Il ritrovo è per le 10.30 al parcheggio camping PUNTA SPIN @ Grado (GO).
Si partirà verso le 11.00 percorrendo la ciclabile verso Cavanata,Golameto e Punta Sdobba dove si trova la foce dell’Isonzo. Da qui si ritornerà al parcheggio per una breve sosta- ristoro e poi via verso la Diga di Grado ovvero il lungomare Nazario Sauro.
Il percorso è di circa 30 km. Cmq lo faremo con calma, in tutta tranquillità 😉
Se volete farvi un’idea del posto dove andremo a pattinare potete vedere il video della Valle Cavanata
Mi raccomando diffondete la notizia
+ siamo, + ci divertiamo ! 🙂

Mandi a ducj !

P.S.
l’evento è organizzato da rollerLove. Per partecipare potete lasciare un commento.

VALLE CAVANATA @ Fossalon - Grado (GO)

UNA PALUDE

PIENA DI SORPRESE

Lasciando l’auto nel parcheggio antistante il Centro Visite della Riserva Regionale della Valle Cavanata a Fossalon-Grado (GO) si può proseguire con la bici o con i pattini lungo un itinerario che porta fino a Punta Sdobba dove si trova la foce dell’Isonzo.
La bici è anche possibile noleggiarla al Centro Visite. Dal parcheggio si prosegue attraversando il ponte di legno per poi svoltare a destra, subito dopo il ponte, per via Averto. Via Averto è una bellissima strada asfaltata che costeggia per circa 3 km il canale Averto, un tempo un ramo del fiume Isonzo ora trasformato in canale. I canali della valle sono utilizzati per raccogliere le acque di quella che un tempo era una palude.
Arrivati al termine di via Averto si sale la rampa che porta sulla ciclabile cementata. La ciclabile, correndo sopra l’argine, è sopraelevata rispetto alla valle e si snoda per circa 4 km fino a Punta Sdobba.
Nel video si può vedere il percorso fatto al ritorno da punta Sdobba verso il parcheggio del Centro Visite.
Per capire come funziona tutto l’ecosistema della valle e come la palude sia stata trasformata, a partire dagli anni ’20, in una valle da pesca e di caccia è molto utile il modellino che si trova all’interno del Centro Visite che mostra in modo molto efficace tutto il funzionamento del sistema di argini e canali che permettono di proteggere la valle dal mare e dalle pioggie.
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LUNGO LA CICLABILE

A 13 DEL NATISONE

L’itinerario ciclabile provinciale del Natisone A 13 è quello che dovrebbe collegare le Valli del Natisone a Udine. Per ora esiste solo il tratto Cividale – Moimacco. Infatti qd si arriva al ponte sul torrente Grivò la strada diventa una carrareccia di sassi per  diventare nuovamente asfaltata solo in prossimità di Udine.
A parte questo, però, c’è anche il problema della manutenzione della ciclabile esistente. Come si vede dalla foto la vegetazione ha occupato quasi mezza carreggiata e l’asfalto si sta già disintegrando e i sassolini fanno un leggero sfregolio sotto le ruote della bici e in diversi tratti è stato spaccato dalle radici di alcuni alberi.
Il problema è dovuto al fatto che la legge prevede che ad incaricarsi della costruzione della pista ciclabile sia la Provincia, ma non indica a chi spetti la sua manutenzione, così tutto è rimesso ad accordi che la Provincia dovrebbe stipulare con i Comuni affinchè questi s’incarichino della manutenzione.  Ma i Comuni cercano di evitare di accollarsi questa incombenza e così le ciclabili sono destinate a rovinarsi sempre di + diventando impercorribili se non con la mtb.
Speriamo che il Comune di Cividale, come capogruppo dell’Aster (che comprende i Comuni di Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco, Remanzacco e San Giovanni al Natisone ) prenda in mano la situazione e intervenga per migliorare le condizizoni della ciclabile.

Cliccando sull’immagine sottostante è possibile vedere tutte le foto (sono quelle in fondo all’album).

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FORSE

QUALCOSA SI MUOVE ! 😉

Il 03.02.2009 è stata presentata una proposta di legge che riguarda direttamente tutti coloro che amano muoversi con i rollers.
L’ onorevole Sabatino Aracu, presidente della FIHP e della FIRS, nonché parlamentare del PdL e presidente dei Giochi del Mediterraneo 2009 ha presentato alla Camera dei Deputati la proposta di legge:
Modifiche agli articoli 3 e 190 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernenti la circolazione di pattini a rotelle e di tavole a spinta sulle piste ciclabili“.
Si propone di modificare l’art. 3, comma1, numero 39) dove si dice:
39) Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi
con l’aggiunta del testo seguente:
e degli utenti muniti di pattini a rotelle o di tavole a spinta
Mentre dopo il comma 9 dell’articolo 190 del citato codice della strada, è inserito il seguente:
“9-bis. La circolazione con pattini a rotelle o con tavole a spinta è consentita sulle piste ciclabili e nelle altre aree urbane individuate nei piani urbani del traffico, con l’obbligo di osservare il comportamento prescritto per i pedoni“.
Interessante l’incipit della proposta di legge:
“Onorevoli Colleghi! – Il pattinaggio è diventato, oggi, un’attività molto popolare, tanto da vantare circa un milione e mezzo di praticanti, ed il numero degli appassionati è in continua ascesa.
I pattini a rotelle, utilizzati sia per hobby che per sport, potrebbero essere considerati a pieno titolo, e in linea con le attuali esigenze ambientalistiche, un ottimo mezzo di trasporto alternativo, se solo venisse data la possibilità, a coloro che ne fanno uso, di adoperarli come un qualsiasi altro mezzo di locomozione.

Adesso speriamo che la proposta di legge venga presa in seria considerazione anche dagli altri parlamentari e finalmente anche in Italia si possa girare tranquillamente per le nostre belle ciclabili ! 😉