La crete da la mont Stele

Tarcint (UD)

In graciis dal lavôr fat di doi zovins climber, Luciano Regattin e Giuliano Moscatelli, e je nassude la crete da la Mont Stele dongje Tarcint (UD). Cjaminant dilunc il troi, che al tache propit li dal numâr 5b a Malamaserie, si rive ae biele parêt Sud de crete indulà si cjatin cetantis viis ben furnidis cun spit inox. Ma la crete e va sù inte direzion Est, e ancje culì a si cjatin des bielis viis che a misdì a son za in ombrene. In dut a son une ventine di viis e cualchidune e spiete ancjemò di jessi liberade. Par la cuâl se o vês voie di insiorâ il vuestri zei di onsight chest al è il puest just par fâlu. La crete al è un calcâr une vore biel e e je la pusibilitât di meti adun altris viis. Co o lait a viodile visaitsi di puartâ alc par netâ vie il polvar, e di tignî simpri il casc sul cjâf parcè che al pues jessi che cualchi piçul clap e ven jù. Un ringraciament a Luciano e Giuliano par il biel lavôr fat, o vin viodût cetante elare o vês gjavât, e… buine rimpinade a ducj ! 😉

Look at… the photos: Falesia del Monte Stella

Falesia del Monte Stella a Tarcento (UD)

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Val Colvera

settore only big

Mario Bruna (aka Murit) ha pubblicato una guida sulla palestra di roccia della Val Colvera, settore only big, di Frisanco (PN). La guida, non essendo stata pubblicata da una casa editrice, è disponibile su richiesta, contattatandomi vi posso fornire i riferimenti, oppure è reperibile presso la libreria Venier in piazza a Maniago.
Mario è venuto a mancare, proprio per un incidente nella palestra da lui realizzata nel 1987, lo scorso 22 giugno 2012 con grande eco nella comunità dei climbers.
Mandi di cûr !

Look at... Val Colvera page

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La falesia di Stupizza

… @ Valli del Natisone

Da Cividale del Friuli proseguendo verso la Slovenia si arriva, dopo 14km, a Stupizza. Da qui dopo aver parcheggiato a fianco del Natisone si prende il sentiero che porta sul M. Mia. Camminando sul sentiero si svolta a sinistra sul primo sentiero che sale e si arriva alla falesia. Le vie sono state rispittate di recente e il grado varia dal 4 al 7b. L’arrampicata è tecnica e alla base della roccia c’è un ampio spazio riparato dagli alberi.

look at the pictures

Look at... the photos: Stupizza crag @ Natison Valley - Cividale del Friuli (UD)

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CLIMBING SLOVENIA

… @ MISJA PEC

Una falesia frequentata da climbers di tutto il mondo, un anfiteatro spettacolare dove gli strapiombi e le diverse concrezioni offrono vie stupende dal 6b in su. Questa è la falesia di Mishja Pech a due passi da Trieste e vicinissima all’altrettanto famosa falesia di Ospo, ma a differenza di quest’ultima a Mishja si può godere di un po’ d’ombra che la rende praticabile anche d’estate.
Domenica ( 06 Febb 2011) il tempo era una favola e abbiamo potuto passare una bella giornata provando alcune vie.
Qui potete vedere alcune foto e i video x favi un’idea del posto:
1. look at… the pictures !
2. Video: Fabio su Kindergarten
3. Video: Incroci ravvicinati di tartarughine

Climbing Misja pec SLO: incroci ravvicinati di tartarughine

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CLIMBING NEWS

ON WEBANDANA SITE

Nel sito webandana.com: the art of climbing in Friuli potete leggere le nuove realizzazioni dei top climbers aggiornate in tempo reale. Il titolo di ogni news corrisponde al nome della via. Ho optato per qs scelta perchè mi sembra che i climbers esprimono il max della loro creatività extemporanea nel nome che danno alle vie.
Ma leggere le news non è solo un modo di conoscere quello che sta succedendo nel mondo dell’arrampicata, è anche un’opportunità x conoscere le falesie intorno al mondo e magari progettare di farci un viaggio.
Inoltre, qd è disponibile, x ogni notizia c’è il link al blog o al sito del climber.
Naturalmente mi piacerebbe che i top climbers mi scrivessero x aggiornarmi direttamente dei loro exploit 😉

Mandi a ducj !

Look at… climbing news

CLIMBING NEWS updated at real time on webandana site

La mappa delle falesie in Friuli

CE TIMPAT PLOIE E SVINTADIS DI AIAR

Con questo tempo non si può di certo andare ad arrampicare in falesia, allora consoliamoci dando un’occhiata alle falesie e magari progettando qualche uscita futura.
Chi vuole può segnalare le nuove falesie e noi provvederemo a inserirle nella mappa e a creare la pagina dove la falesia verrà descritta. 😉

Mandi a ducj !

FALESIE in Friuli

La mappa delle falesie del Friuli

IL TERRENO DI GIOCO

Dove il gioco diventa infinito… dove l’importante non è arrivare in cima ma continuare a giocare…dove i limiti sono senza confini… dove arrampicare è un’arte.
E’ possibile avere un quadro d’insieme delle falesie presenti in Friuli attraverso la MAPPA DELLE FALESIE, cliccando sul segnaposto viene visualizzata una breve descrizione e il link alla pagina dove è descritta la falesia.
La mappa riporta molte falesie ma senz’altro ultimamente ne sono nate altre e altre ancora ne nasceranno o verrranno pubblicizzate. Chi vuole può segnalarle e noi provvederemo a inserirle nella mappa e a creare la pagina dove la falesia verrà descritta. 😉

Mandi a ducj !

p.s.
…le mappe non sono più disponibili… sorry… 15/05/2018

Tecnica d’arrampicata

FORZA NON E’ SEMPRE UGUALE A SUCCESSO!

Alle volte vediamo climbers + o – forti che per fare un passaggio usano poco i piedi, così il risultato è che invece di arrampicare sembra stiano facendo una trazione. Questo oltre a non essere molto bello da vedersi ha come effetto un elevato consumo di energie. Le donne in questo sono molto più equilibrate e non sono interessate a fare delle trazioni. A loro riesce + naturale pensare a come poter caricare il peso sui piedi che sono il muscolo più forte.
Questo video è un esempio di tutto questo. Mentre il ragazzo supera il tetto trazionando a tutta, la ragazza è molto + equilibrata e lo supera con grazia dopo aver ben posizionato i piedi.
Meditate gente, meditate ! 🙂

Look at... the video about training on a roof

FALESIA DI DUINO

golfo di Trieste

Un panorama mozzafiato sul golfo di Trieste, il castello di Duino a due passi, un sentiero che si sviluppa lungo tutta la falesia tra pini di mare e ginestre. Questa è la location dove si trovano le placche di Duino. Per arrivaci si prende il sentiero Rilke ( da fare almeno una volta ) da Duino ( Ts ) e lo si percorre per circa 100m, sulla destra si trovano le catene per calarsi…
E’ necessaria una corda da 60m.
La difficoltà delle vie si aggira intorno al quinto grado. Alla destra delle placche ( guardando dal mare ) ci sono le vie storiche della falesia.
Ricordarsi di rispettare l’ambiente e possibilmente di evitare di frequentare il posto durante il periodo di riproduzione del falco pellegrino in primavera.

More info: la falesia di Duino – le vie storiche

Un ringraziamento a Laura e a Sergio, i climbers che si vedono nel filmato.

Mandi !

Nel video sottostante si vede la placca dove si trovano le nuove vie, quelle più facili e adatte ai corsi di arrampicata.

Look at... the video about Duino climbing !

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MOMENTUM

IS GOOD !

E’ uscito lo scorso aprile un video dove un climber americano espone alcune regole tratte dalla sua trentennale esperienza di Guida alpina. Il climber in questione è Matthew Childs, mentre il video si intitola “Talks Matthew Childs’ 9 life lessons from rock climbing“.
Ecco la traduzione della sua presentazione alla TED University:

E’ tutto molto semplice.
In 35 anni di arrampicata ho scoperto che ci sono circa nove regole. E alcune sono alla base di tutto.

Regola #1: Non mollare!
Non mollare — un metodo, veramente, di successo — Spesso si pensa di mollare molto prima che lo faccia il nostro corpo. E allora tenete duro e senz’altro qualche soluzione vi verrà in mente.

Regola #2: Non avere esitazioni!
Questa è un’arrampicata di aderenza, a Tuolumne Meadows, nella parte alta del parco dello Yosemite. In questo tipo di arrampicata basata sull’aderenza non ci sono prese buone da tenere. Ci si arrampica su piccole buche e piccole sporgenze della roccia. La massima aderenza si ha non appena si appoggiano i piedi o le mani sulla roccia. Da quel momento in poi si comincia a scivolare. Così l’istante è importante. Non fermatevi!

Regola #3: Avere un piano !
Questa via è chiamata Naked Edge e si trova a El Dorado Canyon, all’esterno di un Boulder. Il climber sta arrampicando sull’ultimo tratto della via. Proprio dove mi è capitato di volare ! Ci sono circa 300m di vuoto sotto di lui. Tutti i tratti più duri della via sono già stati superati. Quello che spesso succede è che ci si è concentrati solo sul tratto più duro della via, “Come posso superare il pezzo più difficile? Come posso superare il pezzo più difficile? “. Allora che cosa succede? Si arriva all’ultimo tratto. E’ facile. Ma ci si trova con i muscoli completamente ghisati. Non fatelo. E’ meglio pianificare l’utilizzo delle proprie forze in anticipo se si vuole arrivare in cima.

Regola #4: Il singolo movimento è ciò che conta!
Ma non si può nemmeno dimenticare che ogni singolo movimento è importante e bisogna essere in grado di farlo.Questa via è chiamata Dike Route e si trova a Peyrat Dome nella zona alta del parco dello Yosemite. La cosa interessante è che questa via non è così difficile. Ma arrampicando da primo di cordata, al movimento più difficile, ci si rende condo di poter fare un volo di 30m su placche poco inclinate. Pertanto bisogna mantenere la concentrazione. Non vogliamo fermarci a metà strada come succede a Kubla Kahn, il personaggio di Coleridge. Bisogna andare avanti!

Regola #5: Sapere dove fermarsi per recuperare le energie!
E’ sorprendente come i migliori climbers, anche in situazioni difficili, riescano a trovare il modo di fermarsi per riposare, recuperare, calmarsi, concentrarsi e poi continuare.
Questa via si trova a Neadles in California.

Regola #6: la paura ( fa schifo ) si porta via tutte le vostre energie !
La paura, veramente, assorbe tutte le vostre energie perchè avere paura significa non concentrarsi su quello che si sta facendo ma pensare alle conseguenze di una possibile caduta mentre in quel momento per eseguire il movimento avete bisogno di tutta la vostra concentrazione e attenzione mentale.

Regola #7: La tecnica in opposizione è la soluzione!
Nell’arrampicata succede spesso di vedere che le persone iniziano ad arrampicare senza pensare, scegliendo così le soluzioni più ovvie. Questa è la Devils Tower, in Wyoming. si tratta di una formazione rocciosa di basalto, conosciuta da molti per essere stata la scenografia del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Solitamente i climbers, qui, iniziano ad arrampicare cercando di mettere piedi e mani nelle fessure. Ma le fessure sono troppo piccole per i piedi e si riesce ad utilizzare solo la punta delle dita mentre i piedi vanno usati in opposizione per spingere sulla roccia e potersi così sollevare.

Regola #8: Forza non significa sempre successo!
La forza non significa sempre successo. Nei 35 anni di Guida alpina e di insegnamento in strutture al coperto ho visto che i ragazzi cercano sempre di fare trazioni. I ragazzi principianti, usano tutta la loro forza per salire i primi 5 metri come se stessero facendo delle trazioni. Possono fare 15 trazioni, giusto? Ma poi rimangono senza energie. Le donne sono molto più equilibrate perchè in loro non c’è l’idea di dover riuscire a fare 100 trazioni. A loro riesce naturale pensare a come poter caricare il peso sui piedi. I piedi ci sostengono tutto il giorno. Allora ricordiamoci che l’equilibrio è molto importante ed anche il riuscire a caricare il peso del nostro corpo sui piedi che sono il muscolo più forte.

Regola #9: Saper cadere! ( Non aver paura di volare )
E naturalmente c’è una regola numero nove. Questa regola mi è venuta in mente in seguito ad una caduta inaspettata di circa 12m in cui mi ruppi una costola. Quando arrivi al punto in cui sai che sta per succedere, bisogna iniziare a pensare come cadere per evitare di farsi del male – come cadere con la corda o, se ci si arrampica senza corda, come cadere in un luogo in cui è possibilie controllare la caduta. Quindi non cercate, in preda alla paura, di evitare il volo perché potrebbe non finire bene. Grazie a tutti! ( applausi )

Regola #10: Enjoy yourself !
E naturalmente per webandana c’è anche una regola numero dieci.
Sempre per nuove emozioni !
Mandi a ducj !

CLIMBING

@ DUINO CRAG

Partendo da Duino ( Ts ) si percorre il sentiero Rilke ( da fare almeno una volta per la bellezza del panorama ) e dopo circa 100m sulla dx ci sono le catene per calarsi sulle placche. E’ necessaria una corda da 60m.
La difficoltà delle vie si aggira intorno al quinto grado. Alla dx delle placche ( guardando dal mare ) ci sono le vie storiche della falesia.

More info: la falesia di Duino

Un ringraziamento a Laura e a Sergio, i climbers che si vedono nel filmato.

Mandi !

Look at... the video about Duino climbing !