MASSONI

13 Mag , 2011 - News

PER CASA

Giovedì 10 Novembre 2011 alle 18.00 presso la libreria Feltrinelli a Udine, in via Canciani 15, verrà presentato il romanzo “Massone per Caso” di Emilio Francesco Graaz, edito da Audax Editrice.
Il libro sarà presentato da Mauro Missana ( direttore di Radio Onde Furlane ) e all’incontro sarà presente l’editore Emanuele Franz.
Il Romanzo-inchiesta, ambientato a Udine, ha come sfondo la realtà della massoneria e dei suoi meccanismi nel mondo della provincia, dalle operazioni di cui si serve per l’affiliazione di un profano alle illecite operazioni di cui si adopera per sedurre gli affiliati ed infine alle Lobby di potere economiche e il controllo sociale.
L’OPERA E’ ISPIRATA COMPLETAMENTE A FATTI VERI in seguito a diverse testimonianze raccolte.
Un romanzo che fa luce su un aspetto oscuro della nostra vita sociale ed economica.

Massone per caso

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22 Responses

  1. Emilio Francesco Graaz è un giovane scrittore abbastanza noto nella sua città. Vive per lo più di espedienti e in condizioni economiche precarie. Nonostante questo, grazie alle sue attività letterarie, viene notato e avvicinato da alcuni massoni.
    Graaz, animato da un fervido amore per la verità, intuisce la possibilità di poter fare parte della massoneria. Deciso in questo fine riesce a dissimulare la sua condizione economica giocando su una serie di fraintendimenti e di fortunate circostanze ed infine riesce ad infiltrarsi nella massoneria pur non avendone i requisiti sociali ed economici.
    In un primo momento mosso ingenuamente dall’amore per gli ideali massonici in seguito ne scopre all’interno, con grosso rammarico, le meschinità, le operazioni illecite e i meccanismi di controllo sociale. Ne taccia i limiti e rifiuta di scendere a compromessi.
    Una volta scoperta la sua reale identità e posizione economica iniziano una serie di ricatti e minacce ad opera della massoneria,volte alla sua eliminazione. Prima cercando di comprarlo poi organizzando delle vere e proprie cospirazioni volte alla sua rovina. Emilio nel frattempo scopre le operazioni che stanno alla base del controllo finanziario e culturale: appalti truccati, riciclo di soldi, controllo delle banche e di grosserealtà industriali. Deciso a non vendersi per l’amore del giusto rifiuta di assecondare i ricatti e infine viene barbaramente aggredito. Disperato e senza ormai un soldo Emilio si rivolge a un enigmatico professor Frank per chiedergli aiuto.

  2. Emilio Francesco Graaz è il “nome d’arte” di un giovane scribacchino friulano, noto per la sua intemperanza e il suo disadattamento sociale.
    Abbandonato a suo tempo da genitori, parenti e amici, disperati di non poterlo recuperare, vive di espedienti pseudo cultural-letterari e in condizioni economiche precarie, autoreferenziandosi come imprenditore editoriale di una sconosciutissima casa editrice.
    Per queste sue condizioni, viene segnalato ad alcuni massoni, con richiesta di aiutare il giovane disadattato ed indigente ad uscire dal baratro in cui si trova.
    Emilio Francesco Graaz, improvvisato saccente di esoterismo e discipline consimili, intuisce la possibilità di potersi infiltrare nella massoneria e, dissimulando artatamente requisiti intellettuali e morali che non possiede, riesce a fare leva su alcuni ingenui fratelli, invocando la sua precaria condizione psicologica, sociale ed economica.
    Mosso da subdole intenzioni e dalla speranza di diventare famoso e vendere i suoi “scritti”, attraverso la presunta influenza della massoneria e fruendo della notorietà, anche letteraria di alcuni fratelli, gioca su una serie di fraintendimenti, di fortunate circostanze e sulla buona fede dei fratelli stessi.
    Viene ammesso a frequentare l’istituzione massonica, forza le vendite dei suoi libriccini in molte occasioni, ma si rende conto, dopo pochi mesi e con suo grosso disappunto, dei grandi valori e principi dell’istituzione.
    La Loggia, una volta scoperta la sua reale “identità” inizia, nonostante ciò, a cercare di redimerlo, continuando ad aiutarlo finanziarimente in modo sin troppo generoso e cercando di istruirlo, con fraterno affetto, sui principi di base della convivenza umana.
    Emilio, pervicacemente attaccato alla sua irrimediabile sregolatezza di vita, alla sua incontrollata idiosincrasia ed alla sua persistente natura ribelle, rifiuta di accettare ed assecondare i fraterni consigli e infine addirittura aggredisce barbaramente chi ha cercato di aiutarlo e soccorrerlo.
    Abbandonato anche dai Fratelli e sempre più senza un soldo, Emilio si rivolge per aiuto a un enigmatico professor Frank (che pare non sia altro che un mediocrissimo libellista anti-massonico)
    Emilio Francesco Graaz: un caso pietoso di solipsismo che genera il “Massone per caso”, “romanzo anti-massonico” ispirato completamente da “fatti veri”, come dice l’autore, ma in realtà una disarticolata sequenza di masturbazioni psicologiche e di fantasiose farneticazioni su personaggi inesistenti, su “fatti” mai accaduti e una improvvisata e maldestra manipolazione “letteraria” di scopiazzamenti da fonti internet (Emilio ha letto ben pochi libri, il computer è l’unica sua fonte di informazioni e di “promozione” della sua “attività artistica” ed editoriale)
    Leo Taxil, oltre un secolo fa, riuscì almeno ad informarsi un po di più sulla massoneria e seppe manipolare la verità in modo molto più curioso, stimolante e intelligente di Graaz e di tanti libellisti anti-massonici italiani e stranieri apparsi negli ultimi cento anni.
    E’ patetico e ricolo e non certo apprezzabile che qualche “conoscitore” della Massoneria (vedi Di Bernardo, ecc.) abbia avuto addirittura la dabbenaggine e compiacenza di recensire tale libercolo di Graaz: poco più di cento pagine. che, a prima lettura, paiono anche scritte da più mani (o anche ciò è solo una pietosa conseguenza del suo stato?…)

  3. fare un post e non firmarlo, mettere il link al sito di Graaz invece che al proprio non mi sembra molto corretto. E’ chiaro che la trasparenza non è una delle loro doti forse xk hanno sempre qualcosa da nascondere
    Anche disprezzare un’attività editoriale gestita in proprio e svolta in un territorio molto piccolo come la Carnia dimostra solo che tipo di persone sono !
    Il fatto poi che vengano fatte delle critiche molto vaghe rivela che il romanzo ha colto nel segno !

  4. ma come vi siete permessi di scrivere una cosa del genere su Emilio? è chiaro che siete dei massoni, ovviamente di udine. intanto siete entrati con l’account di emilio questo vuol dire che vi siete impossessati illegalmente della sua password e per questo verrete denunciati senza se e senza ma. vergognatevi. è un grandissimo libro e racconta fatti veri. voi siete il male. violenti e ignoranti.

  5. Ha ragione Manolo. dovete solo che vergognarvi. Disprezzare così chi combatte per la verità e la pubblicizza senza paura di qualche vostra ridicola vendetta. Voi massoni, siete il male. voi che credete di essere il bene, la saggezza. voi soprattutto di udine che proprio per questo sareste capace di rovinare la vita di un piccolo imprenditore che non ha fatto altro che pubblicare un libro di un ragazzo che non ha paura di voi. VERGOGNATEVI!

  6. Mi sento in dovere, come editore del romanzo “massone per caso”, di rispondere alla controrecensione che mi è stata fatta, tra l’altro in modo anonimo, riportando appunto il link del mio Autore, anzichè firmarsi. Traspare che l’autore, evidentemente massone, di tale critica, sia molto in afflato e coinvolto sul piano personale più che sul reale contenuto del romanzo. L’identità del mio Autore Emilo Graaz è un fatto secondario circa la trama del romanzo. Il massone in questo caso imposta la sua critica vertendo ad una condanna, direi deplorevole, degli aspetti personali, della vita personale, dell’Editore e dell’Autore. Cosa questa molto significativa perchè è una prassi comune non solo del mondo letterario, ma anche sociale, quella di attaccare la persona non avendo nulla per attaccare la tesi. Spostando di fatto il problema sull’Autore di comprova con evidenza la paura della tesi sostenuta nel romanzo. Se poi il massone, come strumento di difesa, non ha altro che offese questo perora con trasparenza la grande compostezza e tolleanza massonica. In questa critica il massone mette tutti al rogo, non solo autore e editore, ma tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui, compreso il relatore della presentazione Luigi Grimaldi, scrittore di fama nazionale, definito “mediocrissimo libellista anti-massonico”, docenti di fama internazionale come Giuliano di Bernardo e Massimo Introvigne, che hanno apprezzato il romanzo, scommetto che secondo lui è antimassone a questo punto anche il mio postino o il barista dove prendo un caffè. Chiedo se mettere tutti al rogo, tra l’altro basando l’accusa solo su offese alla persona, porti onore alla massoneria, che dovrebbe essere vessillo di compostezza, pacatezza e tolleranza, almeno a leggere i loro statuti. Inoltre la critica è basata, come si nota, semplicemente sulla sinossi riportata in quarta di copertina a tradire che il massone non ha nemmeno letto il romanzo, cosa che lo invito a fare, perchè casomai, al di la del tema che lo tocca cosi a fondo, forse può anche reputarlo un buon romanzo. Il romanzo, scrive l’Autore Emilio, è “ispirato da fatti veri” non “è una serie completa elencata di fatti veri”, nel senso, è pur sempre un romanzo. Ora che il nostro massone si prodighi a intervenire dicendo che non c’è nessun fatto vero ne personaggio vero lo manda in fallo completamente, poichè lo coglie nella paura che si parli proprio di lui in tale romanzo. Io come editore ed intellettuale ho il diritto inalienabile di editare libri senza venir per questo millantato e calunniato e chiedo quindi alla massoneria se si rende onore con queste accuse personali, dandomi queste subdole pressioni psicologiche intimidatorie, queste offese alla dignità della persona anzichè discutere con obiettività sulle altre tesi importanti sostenute nel romanzo, come la segretezza, il controllo sociale e altre tematiche. In verità devo aggiungere che il romanzo non è anti-massonico ( e anche qui il massone non ha letto il romanzo) poichè il romanzo, anzi, accusa i massoni di non essere abbastanza massoni, taccia, in definitiva, certi episodi e persone della massoneria che da se medesime si sono allontanate dagli stessi principi scritti nei loro statuti.

  7. anche secondo me la massoneria probabilmente si è allontanata dai suoi principi e chissà da quanto tempo. Infatti mi viene da supporre, da quello che ho letto e in questo senso il post è illuminante, che x loro esistono adepti o fratelli che si dovrebbero limitare a svolgere i compiti di manovalanza in eterno, senza alcuna possibilità di migliorare, mentre ai cosiddetti Maestri spetta il compito di dirigere la confraternita. E naturalmente se qualcuno non si attiene al ruolo che gli viene assegnato xk si rende conto di come stanno le cose ecco allora che iniziano i maltrattamenti 😉

  8. L’autore del libello non si chiama Emilio e lui per primo non ha il coraggio di dire il suo vero nome, come non ha il coraggio di scrivere nomi e cognomi dei massoni che l’avrebbero comprato e che avrebbero cospirato per la sua rovina: alla faccia della trasparenza… almeno il “celebre scrittore” Grimaldi a suo tempo ci aveva provato… esponendo tesi altrettanto insussistenti e ridicole; ma questi dettagli secondo Emilio, sono secondari…
    Chi ha scritto qui la controrecensione non è un massone ma un conoscitore del “personaggio-autore”, della sua famiglia, dei suoi conoscenti ed amici, dell’argomento massoneria e anche di alcuni noti massoni friulani delle più importanti obbedienze; sono uno che ha letto il libercolo di Emilio e che ha partecipato alla sua presentazione “di successo” a pochi inesperti partecipanti totalmente estranei alla vera cultura…
    Oltre alle vaghe “romanzesche” accuse” ai massoni, Emilio dimostra una ignoranza totale della storia, dei principi e persino degli statuti della Massoneria: è quindi perfettamente inutile discutere con obiettività temi che l’autore del libello non conosce affatto.
    In quanto alle subdole pressioni psicologiche e offese alla dignità della persona, consiglio a lui per primo di comportarsi civilmente con parenti, amici e tutte le persone che lo vorrebbero aiutare…
    Continuo a meravigliarmi che un ex Gran Maestro ed un “noto” docente storico della Massoneria non abbiano letto e discusso con l’autore le sue fantasiose, supponenti ed esilaranti tesi sul “segreto” e sul “controllo sociale” contenute in questo blog e nel suo “romanzo”…
    Infine assicuro che farò il mio nome e cognome su questo blog quandol’autore avrà il coraggio di fare il suo e quello delle persone a cui si riferisce e che accusa, con la scusa di scrivere un “romanzo”.
    Se poi vogliamo discutere, pagina per pagina il libello di Emilio, sono pronto a farlo, anche se nessun nessu bene informato sulla materia ha tempo da perdere per tali sciocchezze.
    Inoltre informo chi non sa nemmeno come funziona un blog che non mi sono impossessato illegalmente dell’account e della password di Emilio, ma ho semplicemente copiato i dati pubblici che lui stesso comunica sulla sua e-mail e sul suo blog, come fanno “manolo” e gli altri “xxx” che maldestramente e anonimamente commentano in questo blog…

  9. Il ricatto, se dici i nomi dico il mio, rivela ancora una volta con quale persona abbiamo a che fare. E’ risaputo che è molto facile querelare qualcuno in Italia x cui è evidente che è meglio evitare di farne. Non tutti sono dei Paperoni che si posssono permettere di scrivere quello che vorrebbero.
    Cmq sia, i nomi hanno poca importanza e le persone senz’altro capiscono come stanno le cose 😉

  10. E’ proprio intelligente “Manolo”! Tutti capiscono come stanno le cose: ma lui, autore di “massone per caso” si maschera dietro ridicoli pseudonimi, invocando il falso pretesto del ricatto per cercar di spacciare impunemente le sue romanzesche inquietudini come imperscrutabili verità che in effetti non può rivelare che a se stesso…
    Nomi e fatti non hanno alcuna importanza quando si vuol spacciare per vero ciò che è solo “romanzo”; quindi è evidente che è meglio evitare le querele…
    In Italia infatti solo pochi intelligentissimi e ultra potenti politici e magistrati, come, ad esempio, la Anselmi e Cordova sono riusciti a raccogliere e fare nomi di massoni veri o presunti, evitando querele…
    Quanti e quali altri “querelabili” e pericolosissimi segreti igli amici massoni di Emilio gli avranno ancora insegnato a non rivelare?
    Emilio Graaz-Manolo si permetta ed abbia il coraggio di scrivere quello che vorrebbe: se sono verità così importanti per il bene di tutti, allora tutto il mondo, e non solo Udine, si aspetta di leggerle nel suo prossimo “romanzo” anonimo, che venderebbe molti più milioni di copie di quelle vendute dal “massone per caso” e avrebbe sicuramente molto più successo di quello avuto dal suo “collega” Dan Brown. il quale si premurerà sicuramente di recensire tutti i futuri capolavori massonici di questa grande penna udinese… A quando anche il prossimo film ? Verità che tutto il mondo si potrebbe aspettare da lui, meritano molto di più del suoi attuali miseri trailer su you tube…

  11. Cercherò di evidenziare, per quanto possibile, le formali contraddizioni del “presunto” massone che critica il romanzo “Massone per caso” di Emilio Francesco Graaz. Il “presunto” si dichiara “non massone” ma conoscitore dei piu noti massoni e loro difensore. Tuttavia nel precedente post di controrecensione rivela e da a intendere di conoscere fatti e circostanze che solo un massone, dall’interno, potrebbe conoscere. Per cui, formalmente, o il “presunto” mente in una delle due circostanze oppure, se è vero che è un “non massone” significa che i massoni lo hanno informato. Da questa seconda possibilità si evince che la massoneria ha trasmesso, al mondo non massonico, per cui pubblico, informazioni, (che sono false) dispregiative e disonorevoli verso l’Autore. Ciò non è molto etico. L’Autore Graaz, infine, ha un certo rispetto per i massoni, tanto che non li accusa con nomi e cognomi, ma semplicemente esprime la sua disillusione, piu che legittima, in un romanzo, senza accusare nessuno. Il presunto, ed in genere i massoni di cui si allude, non sono nemmeno cosi sportivi da apprezzare questo ed anzi lo millantano nel mondo pubblico. Ulteriore contraddizione formale è che il “presunto” voglia difendere una istituzione che, almeno sulla carta, dichiara di credere in determinati valori, quando è il primo a non rispettarli. Negli statuti della Gran Loggia di Italia si legge: “il soverchio zelo di un accusatore si converte facilmente in calunnia e nella massoneria non devesi andare in traccia che dell’innocenza”. Inoltre la massoneria sbandiera con orgoglio la sua fede nella tolleranza, nel rispetto delle idee altrui e nel dubbio. Non vedo quindi come il nostro presunto rispetti questi valori massonici nelle sue accuse. Sottolineo anche che per il nostro presunto massone tutti sono ignoranti, Autore, editore, relatore, recensori, sostenitori, e perfino, notate bene, il pubblico dei lettori che definisce “pochi inesperti partecipanti totalmente estranei alla vera cultura…” quando ovviamente la “vera cultura” è quella dei massoni! Invito i lettori di questo post a riflettere su come sia possibile che allignino valori massonici come la fratellanza, l’eguaglianza e l’umiltà in una persona che si crede al di sopra di tutti, detentore della “vera cultura”, che dà a tutti degli ignoranti con sussiego e protervia. Forma mentis tipica di un massone comunque, sentirsi più in alto degli altri, depositario unico di un saper che solo a lui è riservato e i “profani” sono tutti degli ignoranti a loro parere.

  12. Bravo Emilio-Manolo-Graaz! Tu hai bisogno di un aiuto ancora più serio, intelligente e concreto di quanto ti possano dare il tuo “enigmatico professor Frank” e gli “illustri” recensori del tuo coraggioso romanzo… Non puoi permettere che pochi idioti cospiratori cerchino di rovinare la tua vita di giovane imprenditore ed il tuo “fervido amore per la verità”, maltrattando la tua così geniale interpretazione della realtà massonica locale. Raccogli ancora testimonianze, rivolgiti a chi da tempo indaga su tutte le manovre dei massoni e denuncia quei mascalzoni che ti ricattano e quegli stupidi cialtroni che ti perseguitano… Tutta la brava gente è con te! La verità deve trionfare! Ti auguro il successo che ti meriti!

  13. Brava Audax, non farti mettere i piedi in testa da questi miseri cialtroni che si credono detentori della vera conoscenza. è abbastanza evidente comunque che se questo presunto-massone dice di essere molto vicino e di conoscere molto bene l’autore del libro e anche la sua famiglia, gli amici, allora, invece di nasconderti dietro il nome dell’autore, dietro la tastiera di un computer, visto che sei così convinto di essere Colui che sa tutto, perchè non ti alzi dalla sedia davanti al tuo pc e non contatti l’autore Emilio Francesco Graaz e non gli esponi i tuoi disaccordi faccia a faccia, visto che lo conosci così bene? Se è vero che è siete stati voi ad aiutare il povero Emilio, trovato in condizioni precarie e per questo avvicinato alla massoneria (cosa davvero molto strana, ma è ciò che tu hai scritto nel primo post), allora è evidente che non avete nulla da temere essendo voi dei benefattori di tale coscienza cristiana.

  14. Voglio ricordare all’ editore Audax e all’ autore dai variopinti pseudonimi di “massone per caso” che non sono un massone né un presunto massone in “formali contraddizioni”, né un difensore dei massoni, né un diffusore di informazioni false, dispregiative e disonorevoli verso l’ autore del libercolo, ma semplicemente una persona venuta a conoscenza di incresciosi comportamenti dell’ Emilio stesso in ambito che lui stesso definisce “profano.
    Aggiungo che l’autore ha attuato comportamenti sgradevoli nei confronti di massoni che conosco e che stimo, che hanno cercato di aiutarlo e che mi hanno informato del loro disagio nel tollerare tali comportamenti, dettati dalla supponente onniscienza esoterico-massonica che l’Emilio vuole far intendere di possedere.
    Lo stesso Emilio peraltro dichiara che “giocando su una serie di fraintendimenti e di fortunate circostanze riesce ad infiltrarsi nella massoneria, pur non avendone i requisiti sociali ed economici”, ma, aggiunge chi l’ ha conosciuto, soprattutto non dimostrandone i requisiti intellettuali, culturali e morali.
    Prima di sproloquiare su etica, tolleranza, rispetto delle idee e valori, di forma mentis tipica dei massoni, di sua legittima disillusione, di millanteria degli altri, ecc. Emilio impari quindi l’educazione di base e il vivere civile col prossimo; impari a rispettare, conoscere e ricercare la verità, a non millantare conoscenze che non ha; si dedichi umilmente a studiare ed apprendere cosa è la massoneria, cosa sono veramente la fratellanza, l’uguaglianza e l’umiltà, che, a mio parere, non sono solo valori massonici ma principi di base dell’umana convivenza che tutti gli esseri umani dovrebbero sforzarsi di applicare quotidianamente.
    Le mie non sono accuse né calunnie nei confronti di Emilio, ma semplici constatazioni di un provato e riprovato comportamento ed atteggiamento verso il prossimo dettati da maleducazione, da pochezza culturale, da supponenza e da “soverchio anonimo zelo” nel giudicare i suoi simili, nel pretendere di definire la loro tipica forma mentis, saltellando da modestissimo azzeccagarbugli fra articoli statutari “massonici” di cui ha letto forse a caso qualche parte, ma di cui non conosce né i fondamenti nè lo spirito: altrimenti non agirebbe né scriverebbe in modo cosi penoso e soltanto autolesionista in questo blog, rifugiandosi in arzigogoli pseudo-indagatori per cercare di indovinare chi, come e perché dovrebbe conoscere cose che solo i massoni per caso come lui conoscono…
    Pur non essendo massone io conosco bene storia, istituzioni, statuti e costituzioni massoniche delle varie Obbedienze, che tutti possono trovare in qualsiasi ben fornita biblioteca o libreria: quindi sussiego e protervia rimangono per ora purtroppo caratteristiche della grassa ignoranza in materia dello scribacchino in oggetto e dalla sua penosa pretesa di essere al di sopra del “segreto” e di avere “un certo rispetto” per i massoni che, come lui dichiara si accaniscono soltanto in “subdole pressioni psicologiche” nei suoi confronti…
    Il vittimismo non provato, anche nella più becera ed improvvisata realtà romanzesca, non funziona e nemmeno vende più copie…
    Confermo infine, da non massone, che “autore, editore, relatore, recensori, sostenitori, e perfino, notate bene, il pubblico”… dei pochi lettori che leggeranno il romanzetto di Emilio, ignorano totalmente storia, istituzioni e valori della massoneria: i più “furbi” relatori o recensori, più o meno blasonati che siano, rimangono o dei presunti “esperti” o dei manipolatori della “conoscenza” e delle convinzioni del prossimo, solitamente con l’unico scopo di ottenere esclusivo personale tornaconto economico, a spese naturalmente della buonafede degli ignari lettori…
    Se il nostro presunto conoscitore Emilio è pronto ad affrontare l’ argomento massoneria con esperti della materia, in un serio contesto culturale e non in una delle osterie che lui frequenta, o nei suoi ridicoli blog, si dia da fare per conoscere i veri esperti e per promuovere un evento conoscitivo reale, per dimostrare concretamente che lui è “deciso a non vendersi per amore del giusto”: stia certo che, in tal caso gli verrà data una vera mano da tutta la gente per bene e ciò sarà per lui un vero riconoscimento e stimolo per un suo auspicabile “romanzo” di successo…

  15. Emilio Francesco Graaz su Facebbok:
    “Dopo esser stato affiliato alla massoneria, ingenuamente convinto che essa trattasse del bene dell’umanità, ne sono stato infine espulso. Anzichè un operato finalizzato alla solidarietà e alla conoscenza ho visto nei massoni disonestà, corruzzione e meschinità. Non volevo accettare le loro regole e volevo raccontare al mondo ciò che avevo visto. Per questo dapprima hanno cercato di comprarmi per poi ricattarmi, aggredirmi e infine espellermi.
    Dopo il silenzio, la paura, le minacce, ho deciso di espormi e di fare il possibile per dire alla maggior parte delle persone quanto male possa fare la massoneria alla civiltà.

    Emilio Francesco Graaz sul suo blog:
    “Se vogliamo impedire ai massoni di continuare a sollazzare con la nostra ignoranza io vi dico, informiamoci, informatevi, poiché non vi è nulla che non possiamo sapere con l’indagine. Tutti i loro simboli si possono non solo conoscere ma anche comprendere, tutto il loro operato va conosciuto e messo sotto la luce del sole.
    Perché loro amano tanto la segretezza? Si vantano di venerare il sole, la luce, l’oriente e alla fine non fanno altro che stare in ombra, nell’oscurità.
    La verità è che essi sono invisi alla luce. Poiché chi vive nell’ombra ama le tenebre e non prova nessun amore per la luce.”
    “Tutta la filosofia massonica, è detto in altre parole, una filosofia per ricchi, per grassi e pasciuti mercanti. ( E’ raro, credetemi, lo dico da ex massone, è raro trovare un massone magro!)
    Spesso si nascondono sotto pinguedini che nascondono i loro occhi piccoli e guardinghi, protettivi del loro denaro.
    Temono di gran lunga gli intellettuali e gli artisti quando non si fanno comprare.
    Perché venerano la ragione? Perché la parola ragione deriva dal latino Ratio, che era il resto di un operazione commerciale. Anche i loro oggetti di culto derivano dal dio denaro e tutta la balaustra che li determina è il lezzo del denaro”

  16. Dal blog di Emilio Francesco Graaz:
    “Finalmente dopo 35 rifiuti editoriali, minacce, aggressioni, ho trovato un editore che ha avuto il coraaggio di ascoltarmi e di rendere pubblica la mia storia. Esce con Audax Editrice il romanzo “Massone per Caso”.
    Ho dimenticato di dirvi che autore ed editore sono sempre io…

  17. Dal blog di Emilio Francesco Graaz:
    “Tutta la filosofia massonica, è detto in altre parole, una filosofia per ricchi, per grassi e pasciuti mercanti. ( E’ raro, credetemi, lo dico da ex massone, è raro trovare un massone magro!)”
    Ho dimenticato di segnalare questo mio importante passaggio al mio amico ed estimatore Giuliano Di Bernardo che ha scritto tempo fa il libro “Filosofia della Massoneria”.

  18. Dal blog di Emilio Francesco Graaz:
    “Se così importante e bella, così nobile e giusta la conoscenza dei massoni perché non organizzano convegni e conferenze apertamente sulle loro conoscenze? Tante di quelle conoscenze anche esoteriche, ermetiche, che loro detengono, sono d’un fascino di rara specie. Perché non enunciano alle genti il sapere se lo posseggono?”

    Io, che da ex massone hai toccato tutte queste fascinosce conoscenze, le ho rese ancora più fascinose e di ben più rara specie nel mio romanzo “massone per caso” e sono fiero di averle apertamente rivelate al popolo ignaro…

  19. Dal blog di Emilio Francesco Graaz:

    “Se vogliamo impedire ai massoni di continuare a sollazzare con la nostra ignoranza io vi dico, informiamoci, informatevi, poiché non vi è nulla che non possiamo sapere con l’indagine. Tutti i loro simboli si possono non solo conoscere ma anche comprendere, tutto il loro operato va conosciuto e messo sotto la luce del sole.”

    Emilio si è bene informato ed ha indagato e ha messo tutto chiarissimamente sotto la luce del sole nel suo capolavoro esoterico appena uscito: “Massone per caso”, perchè, come lui scrive:

    “La segretezza la reputo come qualcosa di abominevole. Non credo che nessuna conoscenza possa chiamarsi tale se non è al servizio e per il bene di tutti.”

    Finalmente questo illuminato autore ci porta fuori dalle tenebre facendoci scoprire l’amore per il vero e per la luce. Era proprio ora…
    Altro che tutte le scemenze fin qui scritte sull’argomento dai vari Goethe, Fichte, Voltaire o anche da quel ben più modesto Di Bernardo…

  20. Dal blog di Emilio Francesco Graaz;
    “Quando entrai nella massoneria ero, forse troppo ingenuamente, convinto che essa trattasse del bene dell’umanità e lavorasse coscienziosamente al progresso e allo sviluppo della moralità e della spiritualità degli uomini.”

    Ora che ne sono uscito, rivelo al popolo ignaro, senza che nessuno mi possa smentire, che:

    “Amaramente, e con disgusto, da massone scoprii che ciò non era che un paravento, una facciata esterna per coprire tutt’altro, come la tutela e la salvaguardia dell’interesse di un elite ristretta di persone, che… iniziano una serie di ricatti e minacce ad opera della massoneria, volte alla mia eliminazione. Prima cercando di comprarmi poi organizzando delle vere e proprie cospirazioni volte alla mia rovina. Nel frattempo scopro le operazioni che stanno alla base del controllo finanziario e culturale: appalti truccati, riciclo di soldi, controllo delle banche e di grosse realtà industriali.”

    E non faccio nomi dei miei persecutori perchè in Italia solo chi ha i soldi può sostenere una querela…

  21. Dal romanzo di Graaz Massone per caso:
    “Sono riuscito a far credere loro (ai massoni n.d.r.) di essere una persona, mentre in verità ero un’altra e sono così riuscito a far parte dell’organizzazione, senza tral’altro averne il diritto, non avendone i requisiti necessari”…

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