… in Friuli
Ormai sembra che il caldo torrido stia per finire ma intanto ha lasciato il segno. I campi di granoturco sono in sofferenza, così come i fiumi la cui portata è scesa ai minimi storici, per non parlare delle falde acquifere che sono al di sotto dei livelli di guardia. Inoltre i climatologi ci avvertono che questi periodi di siccità saranno sempre più frequenti e ci dovremo aspettare lunghi periodi senza precipitazioni seguiti da precipitazioni intense e brevi.
In questo scenario diventerà sempre più importante la gestione di una risorsa limitata ed essenziale come l’acqua se non vogliamo trovarci ad affrontare una grave crisi idrica.
In agricoltura qualcosa si muove e in Friuli si parla finalmente di trasformare gli impianti di irrigazione a scorrimento in impianti a pioggia, riuscendo così a ridurre i consumi di 2/3. Ma restano ancora molte cose da fare sia nel settore industriale sia nel settore civile. L’ acqua viene persa dagli acquedotti lungo il tragitto verso le nostre case, molta viene consumata per scopi voluttuari come la neve artificiale sparata d’inverno dai cannoni, altra viene consumata per i campi da golf o per le piscine.
Continuare in questo modo vorrà dire trovarci in futuro di fronte ad un emergenza acqua molto difficile da superare per cui vogliamo sperare che i nostri politici prendano i provvedimenti necessari x gestire in modo appropriato questa risorsa così utile e necessaria.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sor’aqua, la quale è multo
utile et humile et pretiosa et casta.