La montagna violata: 1918 indimenticabile Batognica

14 Mar , 2024 - Hiking,News,Viaggi

La montagna violata: 1918 indimenticabile Batognica

La Batognica e la sua trasformazione durante la Grande Guerra ( WWI ) . . .

All’alba del 13/03/1918 una grande mina austriaca devastava il Dente del Pasubio, seppellendo una 40 di soldati italiani e cambiando per sempre l’aspetto della montagna . . . una sorte simile è toccata anche al monte Rosso ( Batognica ), che dopo molte cannonate e il brillamento di diverse mine diventava più basso del vicino monte Nero . . .

La Batognica durante la Prima Guerra Mondiale.

La Batognica, conosciuta anche come Monte Rosso, è una montagna che ha subito trasformazioni drammatiche durante la Prima Guerra Mondiale (WWI). Situata nel massiccio del Monte Nero, lungo il fronte italiano, la Batognica è stata teatro di feroci combattimenti tra le truppe italiane e austro-ungariche. Questa guerra di posizione, caratterizzata da trincee, mine e bombardamenti incessanti, ha lasciato un segno indelebile sulla montagna, cambiandone per sempre la forma.

Durante la guerra, entrambe le parti tentarono di guadagnare vantaggi tattici mediante l’uso di mine. Le mine sotterranee, caricate con enormi quantità di esplosivo, venivano fatte detonare sotto le posizioni nemiche per distruggerle. La Batognica fu uno dei punti focali di queste operazioni. Le esplosioni non solo devastarono le truppe e le strutture superficiali, ma alterarono radicalmente la morfologia della montagna, abbassandone l’altitudine.

Monte Batognica . . .

Oltre alle mine, il costante bombardamento di artiglieria contribuì alla trasformazione del paesaggio. Le cannonate incessanti non solo causavano perdite tra i soldati, ma erodevano progressivamente la montagna, riducendola a un terreno martoriato e irriconoscibile rispetto alla sua forma originale.

Le truppe italiane, sotto il comando di generali come Luigi Cadorna e poi Armando Diaz, erano schierate contro le forze dell’Impero Austro-Ungarico, guidate da comandanti come Svetozar Boroevi?. La guerra di montagna richiedeva una resistenza e una determinazione eccezionali da parte dei soldati, che affrontavano condizioni ambientali estreme, con mezzi molto scarsi e inadatti, oltre alla minaccia costante del nemico.

Gli Alpini italiani, noti per le loro abilità di combattimento in alta quota, giocavano un ruolo cruciale in queste operazioni. Equipaggiati per affrontare il terreno montuoso, gli Alpini affrontarono l’arduo compito di difendere e conquistare posizioni strategiche, tra cui la Batognica. Dall’altro lato, le truppe austro-ungariche, comprendenti soldati provenienti da diverse regioni dell’impero, dimostrarono anch’esse grande tenacia e abilità nel combattimento montano.

Oggi, la Batognica rimane un simbolo delle devastazioni della guerra e della resilienza dei soldati che vi combatterono. Il paesaggio della montagna, ancora segnato dalle esplosioni e dai crateri, serve come memoriale naturale delle brutali battaglie che vi ebbero luogo. Le cicatrici della Batognica ci ricordano il costo umano e ambientale della guerra, un monito per le generazioni future.

La storia della Batognica durante la Prima Guerra Mondiale è un potente esempio di come il conflitto possa trasformare radicalmente sia il paesaggio fisico che quello umano. Le mine e le cannonate che abbassarono la montagna sono testimonianze della feroce determinazione di entrambe le parti coinvolte. I protagonisti di questa guerra, dai generali ai soldati di fanteria, hanno lasciato un’eredità di coraggio e sacrificio che continua a essere ricordata e onorata.

La grande mina austriaca sul Dente del Pasubio . . .
Dente del Pasubio

Leggi la storia del Dente del Pasubio . . .

Buinis cjaminadis a ducj !!!

#peaceandlove


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