Gemona del Friuli (UD)
Oggi ho approfittato di questa splendida giornata primaverile per salire, per la seconda volta, sul monte Chiampon. Ancora una volta, un’esperienza emozionante!
Da Gemona ho percorso la strada del Foredôr fino al parcheggio di malga Cuarnan, affrontando quasi 10 km di salita lungo una strada che, dopo un primo tratto più agevole, diventa subito molto stretta e ricca di tornanti. Li ho affrontati tutti al primo tentativo, una piccola soddisfazione personale!
In alcuni punti la strada presenta parecchi sassi, per fortuna non troppo grandi. Tuttavia, la parte che mi ha più preoccupato è stata un tratto esposto a valle, circa 2 km prima del parcheggio: grazie a una curva, mi è sembrato di notare un’erosione della terra sotto la strada. Inoltre, lungo la strada, ci sono delle buche veramente pericolose che sarebbe meglio sistemare al più presto. Spero che l’ente responsabile della manutenzione effettui quanto prima un sopralluogo per verificare la sicurezza della viabilità.
Dal parcheggio sono salito alla malga Cuarnan seguendo la comoda carrareccia, anche se esiste la possibilità di prendere un sentiero alternativo. Da lì ho imboccato il sentiero dietro la malga che conduce a sella Foredôr, situata a circa 1067 m s.l.m. Da questo punto inizia la vera salita al monte Chiampon lungo il sentiero CAI 713, con una pendenza media significativa del 38,7%.
La prima parte del sentiero è molto appagante: nonostante il terreno sassoso, si attraversa una splendida pineta di abeti. Il ritorno, verso le 14:00, è stato particolarmente suggestivo: il calore della giornata primaverile esaltava il profumo degli aghi di abete, regalandomi una sensazione inebriante.

Superata la pineta, si giunge al passo della Signorina, dove un cavo d’acciaio assicura un passaggio in sicurezza. Se utilizzate i bastoncini, consiglio di riporli nello zaino prima di affrontare questo tratto: da qui in avanti il sentiero diventa più ripido e si sviluppa su roccia, rendendo necessario l’uso delle mani per superare alcuni brevi passaggi.
Dopo aver superato le rocce, la salita prosegue su un terreno erboso e sassoso, fino a raggiungere la vetta, dove si trovano la caratteristica campanella e la croce di metallo rossa. Da qui, il panorama è semplicemente spettacolare: lo sguardo spazia sulle montagne intorno a Gemona, come il Brancot e il San Simeone, sulle Alpi Carniche in lontananza e sul Tagliamento, che da nord a sud si snoda come un serpentone naturale.

In cima mi sono fermato per una pausa pranzo, ammirando il panorama nonostante il vento freddo. Fortunatamente, il mio piumino senza maniche mi ha protetto bene. Il momento più bello? Quando, all’improvviso, il vento si è fermato per un istante, regalandomi un silenzio stupendo e una sensazione meravigliosa.
Verso le 12:30 ho iniziato la discesa. Scendi, scendi, scendi . . . finalmente sono arrivato di nuovo nella pineta, con il suo profumo caldo di aghi di abete. La sensazione era talmente piacevole che mi sono fermato un attimo per assaporare quel momento magico.
In conclusione, un’escursione impegnativa ma bellissima, che consiglio a chi ha già un po’ di esperienza e una buona preparazione fisica.
Un’escursione sul monte Chiampon
In questo video si può ascoltare la conversazione tra alcuni insegnanti ed un’esperta di botanica che ci spiega l’importanza degli abeti in montagna e del rispetto della natura . . . mentre si ascolta la loro conversazione si possono vedere le foto dell’escursione al monte Chiampon . . .
🔝 – D+: 808 m 🚶 – Camminata: 6,4 km , a/r ⏰ – Tempo: 03H45 📈 – Pendenza media: 22% – da sella Foredôr: 38,7% ( max: 96% ) 🥾 – Sentiero: EEA
Buone camminate a tutti !!!
#peaceandlove
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