Lungo la ciclopedonale Cottur
Oggi ho percorso un itinerario affascinante in Val Rosandra, una delle aree naturali più suggestive del Carso friulano. Il punto di partenza è stato il parcheggio lungo la SP 11 a San Dorligo della Valle, un comodo accesso a questo splendido angolo di natura. La giornata si presentava soleggiata, con un vento freddo che si faceva sentire ma senza risultare fastidioso: le condizioni ideali per una lunga e appagante camminata.
Sin dall’inizio, il percorso si è snodato lungo la ciclopedonale Cottur, una via che segue il tracciato della vecchia ferrovia Trieste-Erpelle. Camminare su questa strada è un tuffo nella storia, immaginando il passaggio dei treni di un tempo e godendo di un ambiente rilassante tra boschi e scorci panoramici sulla valle. La prima tappa significativa è stata il Casello Gabrio Modugno, un edificio che un tempo serviva per la gestione ferroviaria e che oggi è un punto di riferimento per gli escursionisti.
Da qui, ho iniziato la discesa verso Bottazzo, un piccolo borgo immerso nella quiete della natura. Il sentiero, circondato da vegetazione tipica carsica, si sviluppa tra rocce e alberi, offrendo un’esperienza immersiva autentica. Attraversato il borgo, ho ripreso la salita verso la chiesa di Santa Maria in Siaris, un luogo di culto che sembra sospeso nel tempo. Questa piccola chiesa, posizionata nel bel mezzo del bosco Comici, invita alla riflessione e alla contemplazione del paesaggio circostante.
Il percorso è poi proseguito fino al Cippo Comici, una piramide dedicata ad Emilio Comici, celebre alpinista triestino degli anni ’30. Qui, il panorama sulle falesie della Val Rosandra è semplicemente incredibile. Da questo punto privilegiato si possono osservare numerosi settori d’arrampicata: in lontananza si distingue la Piccola Ferrovia, mentre più vicini emergono i settori La Bianca, gli Altari, la parete del Casello, le Concave, il settore Amicizie e Montasio. Questi nomi evocano storie di scalatori e di avventure verticali su queste pareti affascinanti e imponenti.

In particolare, la vista sulla via alpinistica “La Grande”, che porta in cima al monte Stena, è davvero impressionante. Questo percorso rappresenta una delle grandi sfide per gli arrampicatori, e ammirarlo da questa prospettiva accresce la consapevolezza della bellezza e della difficoltà di queste pareti.
Emilio Comici rivestì un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’alpinismo nella Val Rosandra che divenne per Comici un importante terreno di pratica e sperimentazione per l’arrampicata.
Il suo contributo più significativo fu la fondazione della prima scuola di arrampicata in Italia proprio in Val Rosandra nel 1929. Questa scuola, inizialmente definita “scuola di arrampicamento”, prese in seguito il suo nome per volontà degli istruttori dell’epoca e divenne la “Scuola di alpinismo Emilio Comici“. La scuola di roccia della Val Rosandra è tuttora attiva e ben nota tra gli alpinisti.
La Val Rosandra, grazie alle sue pareti rocciose, divenne famosa all’inizio del ventesimo secolo come palestra di roccia, attirando pionieri come Napoleone Cozzi.
La camminata è stata un’esperienza gratificante, tra natura, storia e panorami spettacolari. Il vento freddo ha accompagnato il percorso senza mai diventare un ostacolo, anzi, ha reso l’aria frizzante e limpida, regalando colori intensi al paesaggio carsico. La Val Rosandra, con la sua combinazione di ambienti rocciosi, boschi e testimonianze storiche, si conferma ancora una volta una meta imperdibile per gli amanti del trekking e della natura.

Inoltre i profumi delle piante aromatiche in primavera regalano effluvi veramente piacevoli e rilassanti. Insomma camminare in Val Rosandra, in questo piccolo gioiellino di natura a due passi da Trieste è sempre molto bello e appagante.
Una caratteristica climatica distintiva della Val Rosandra è il rapido ed evidente passaggio dal clima continentale subalpino a quello mediterraneo. La parte superiore della valle, a monte della cascata Supet, è caratterizzata da un clima continentale. Subito a valle della cascata, il clima diventa nettamente mediterraneo.

A causa della diversa esposizione al sole e alla bora, si possono riscontrare differenze termiche anche superiori ai 10 °C alle stesse altitudini, il che influenza in modo particolare la flora locale.
Questa marcata transizione climatica in uno spazio relativamente ristretto è una delle peculiarità naturali più eclatanti della valle.
Nel video si racconta anche la storia affascinante dei mulini. Anticamente, sui mulini della Val Rosandra si lavoravano principalmente le spezie . . . Infatti inizialmente, i mulini furono costruiti per trasformare le droghe e le spezie che raggiungevano il porto di Trieste via mare. Queste spezie venivano poi trasportate insieme al sale verso l’Europa centrale. Infatti questa attività era contemporanea al commercio del sale nella valle.
La Val Rosandra costituiva l’unico passaggio naturale dal mare verso l’altipiano, diventando una vitale via commerciale, soprattutto per il trasporto del sale proveniente dalle grandi saline situate alla foce del Rosandra. Questa importanza commerciale portò a secolari guerre con Venezia per il controllo delle saline e della via. Per controllare questa arteria furono edificati diversi castelli come il castello di Moccò (poi sostituito dal castello di Fünfenberg), il Tabor di Draga e il castello di Vicumberg. Questa via commerciale è oggi ricordata come la “via del sale“.
Sebbene la funzione primaria dei mulini fosse la lavorazione delle spezie, i mulini trattavano anche i cereali, seppur marginalmente.
Le fonti indicano che la Val Rosandra era l’unico corso d’acqua nella zona in grado di azionare le pale di un mulino, il che spiega la rapida crescita del loro numero nel tempo. Nel 1276 erano in funzione tre mulini, mentre nel 1757 se ne contavano ben 16, di cui uno a tre ruote.
Bagnoli (Boljunec), situata all’ingresso della valle, fungeva da una sorta di “terminal” per i carri che trasportavano le merci dalle barche e attendevano il loro turno per la molitura.
Sebbene gli ultimi mulini abbiano funzionato ancora nel XX secolo, oggi non ne rimane praticamente traccia a causa della guerra e del degrado del tempo.
La ciclopedonale Cottur ripercorre il tracciato della ex ferrovia Trieste-Erpelle. Questa ferrovia aveva la funzione storica di essere un collegamento rapido tra Trieste e l’Istria. Costruita nel 1887, rappresentava una scorciatoia dalla stazione di Erpelle (Hrpelje) attraverso la Val Rosandra fino a Trieste, accorciando di ben 38 chilometri la distanza da Pola.
Sebbene fosse previsto un notevole traffico di merci per l’interno, la ferrovia agevolò principalmente un vivace viavai di passeggeri tra il Carso orientale, l’Istria e Trieste. In particolare, era utilizzata dalle contadine che rifornivano la città di prodotti agricoli come latte, pollame, carni salate, verdura e frutta.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la ferrovia continuò a operare per un breve periodo collegando Trieste a Draga Sant’Elia, l’ultimo paese prima del confine. Tuttavia, nel 1958 la linea fu soppressa e nel 1966 i binari furono rimossi. Successivamente, il tracciato della vecchia ferrovia è stato rivalorizzato e riutilizzato come pista pedonale e ciclabile, prendendo il nome di ciclopedonale Cottur.
Una camminata in Val rosandra
In questo video alcuni insegnanti ci raccontano la storia millenaria della Val Rosandra iniziando dalla costruzione dell’acquedotto romano . . . una storia molto complessa che forse in pochi conoscono. . . nel video si racconta anche il tragico incidente capitato a Emilio Comici . . . si dice che stesse facendo una scalata insieme ad un allievo e arrivato ad uno spuntone di roccia si fosse assicurato con un cordino che si è sfilato quando l’alpinista si espose per vedere dove si trovava l’allievo . . .
Ricordate di portare con voi acqua e uno spuntino, di indossare scarpe e un abbigliamento adatto alla montagna, di informarvi sulle condizioni meteo prima di partire e soprattutto di evitare il monte Stena in caso di condizioni meteo incerte, lassù sembra che i temporali e i fulmini si scatenino con maggior forza.
Comunque la Val Rosandra è un luogo magico che vi aspetta per regalarvi emozioni uniche. Non esitate a esplorarla!
Cosa ne pensate di questa escursione? Avete mai visitato la Val Rosandra? Condividete le vostre esperienze nei commenti !
🔝 – D+: 150 m 🚶 – Camminata: 10 km , a/r ⏰ – Tempo: 03H00 📈 – Pendenza media: 22% (salita al cippo Comici) 🥾 – Sentiero: EE (salita al cippo Comici)
Buone camminate a tutti !
#peaceandlove
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