Habemus Papam

8 Mag , 2025 - News,Internet,Viaggi

Habemus Papam

Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leone XIV

Us fâs part di une grande gjonde: o vin il Pape !
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Signôr Robèrt Francesc,
il gardenâl de Sante Romane Glesie Prevost, che al à cjapât il non di Leon XIV

Il nome “Prevost”, ha origini principalmente francesi.
Il termine deriva dall’antico francese “prevost“, a sua volta dal latino “praepositus“, che significa “colui che è posto a capo”, “preposto”, “superiore”.

Storicamente, “prévôt” in Francia era un titolo che indicava un funzionario reale con diverse responsabilità amministrative e giudiziarie. Poteva riferirsi a un magistrato locale, un balivo reale o persino un alto ufficiale con giurisdizione sulla casa reale (“Grand Prévôt de France“).

In ambito ecclesiastico, “prevosto” (in italiano) può indicare diverse figure, come il primo dignitario dopo l’abate in alcuni monasteri o un vicario foraneo o parroco in alcune diocesi, specialmente nell’Italia settentrionale.

Quindi, il nome “Prevost” ha una radice latina, è passato attraverso l’antico francese e oggi è presente come cognome in diverse lingue, mantenendo un legame con l’idea di una posizione di autorità o preminenza.

Sulla base delle informazioni disponibili, il cardinale Robert Francis Prevost, ora papa Leone XIV, è generalmente considerato una figura centrista all’interno della Chiesa cattolica.

Sulle questioni sociali, si dice che sia vicino alla visione di Papa Francesco, con particolare attenzione all’impegno verso i poveri e i migranti. Ha anche sostenuto la posizione di Papa Francesco sulla possibilità per i cattolici divorziati e risposati di ricevere la Santa Comunione. Alcune fonti lo descrivono come progressista nella sua adesione ai gruppi emarginati.

Tuttavia, su alcune questioni dottrinali, ha opinioni più conservatrici. Ad esempio, si oppone all’ordinazione diaconale delle donne. In un discorso del 2012, ha espresso preoccupazione per lo “stile di vita omosessuale” e le “famiglie alternative”. Si è anche opposto all’ideologia di genere nelle scuole durante il suo servizio come vescovo in Perù.

Nel complesso, pur essendo considerato in linea con Papa Francesco sulle questioni di giustizia sociale e sulla sua enfasi su una Chiesa più inclusiva e partecipativa, Papa Leone XIV sembra avere opinioni più tradizionali su alcune dottrine della Chiesa relative ai ruoli di genere e alle questioni LGBTQ+.

E’ stato missionario in Perù per molti anni:
“nel 1988 raggiunge la missione di Trujillo, in Perù, come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Nell’arco di undici anni ricopre gli incarichi di priore della comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998) e nell’arcidiocesi di Trujillo di vicario giudiziale (1989-1998) e professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario maggiore “San Carlos e San Marcelo”. Al contempo gli viene anche affidata la cura pastorale di Nostra Signora Madre della Chiesa, eretta successivamente parrocchia con il titolo di Santa Rita (1988-1999), nella periferia povera della città, ed è amministratore parrocchiale di Nostra Signora di Monserrat da 1992 al 1999.”

“Il 30 gennaio 2023 il Papa Francesco lo chiama a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, promuovendolo arcivescovo. E nel Concistoro del 30 settembre dello stesso anno lo crea cardinale, assegnandogli la diaconia di Santa Monica. Prevost ne prende possesso il 28 gennaio 2024 e come capo dicastero, partecipa agli ultimi viaggi apostolici di Papa Francesco . . .”

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