Nane Zavagno, nato il 29 febbraio 1932 a San Giorgio della Richinvelda, è stato un artista friulano di straordinaria versatilità, che ha saputo interpretare e valorizzare l’identità friulana attraverso la sua arte, distinguendosi come scultore, pittore e architetto. La sua recente scomparsa, avvenuta l’11 gennaio 2025 a Spilimbergo, lascia un vuoto nel panorama artistico italiano.
Formatosi presso la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo, Nane Zavagno iniziò la sua carriera come insegnante in quella stessa scuola, per poi proseguire come docente di Arti Plastiche a Udine. La sua prima esposizione risale al 1959, in occasione della Biennale di Padova, e nel 1962 le sue opere furono segnalate dalla prestigiosa “Revue Moderne des arts et de la vie“. Tra il 1966 e il 1973, realizzò una serie di rosoni utilizzando i sassi del fiume Tagliamento, dimostrando una profonda connessione con la sua terra natale.
La carriera espositiva di Zavagno è stata intensa e internazionale: partecipò due volte al Grand Palais negli anni ’70 e ’80, e fu presente all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1995 e nel 2011. Le sue opere furono esposte in numerosi musei e gallerie, sia in Italia che all’estero, ricevendo l’attenzione di critici d’arte come Enrico Crispolti, Elio Bartolini e Vittorio Sgarbi.
Le principali fasi artistiche di
Nane Zavagno
Anni ’50-’60: Inizio con un linguaggio innovativo dell’arte musiva, basato sulla ricerca di materiali e sulle forme primarie. In questo periodo, Zavagno si dedica anche alla pittura, concentrandosi sull’indagine della materia e del colore, esaltando effetti sfumati e luminosi.
Anni ’60: Crea i Rosoni, mosaici in forma circolare realizzati con i sassi del fiume Tagliamento, caratterizzati da una ricca vibrazione materica.
Successivamente: Lavora l’alluminio, creando strutture piegando e assemblando lamine per ottenere variazioni di luce. Sperimenta con sculture artistiche e strutture lamellari a sviluppo verticale o orizzontale.
Successivamente: Lavora l’alluminio, creando strutture piegando e assemblando lamine per ottenere variazioni di luce. Sperimenta con sculture artistiche e strutture lamellari a sviluppo verticale o orizzontale.
Anni ’90: Realizza sculture in acciaio corten, illustrando la dinamicità dello spazio. Crea sculture con rete metallica, singole o in coppia, per esaltare il rispetto e l’importanza dell’ambiente.
L’evoluzione artistica di Nane Zavagno è caratterizzata da una costante sperimentazione e ricerca di nuovi materiali e tecniche. Il suo percorso nella ricerca di un contatto tra cielo e terra, delinea un percorso originale. La fusione armonica tra i diversi materiali, la creatività innovativa e la capacità di esprimere bellezza estetica, armonia, riflessione e inquietudine sono elementi distintivi della sua arte.

A Spilimbergo (PN) si trova la mostra permanente di Nane Zavagno, e precisamente in via Val Montanaia 7/B. Occupa una superficie di 450 mq.
Per visitare la mostra, è necessario fissare un appuntamento contattando il mob. 348 7013 038 o inviando una mail a studio.zavagno
Le vicende artistiche
Nane Zavagno ha operato nell’ambito della Corrente astratta e della Corrente concettuale.
La sua arte è caratterizzata da una fusione armonica tra diversi materiali e da una creatività innovativa, attraverso la ricerca di un contatto tra cielo e terra. Il suo percorso artistico è ricco e diversificato, spaziando tra mosaici, dipinti, allumini, sculture, disegni nonché la realizzazione di strutture architettoniche come i grattacieli e la sua stessa abitazione costruita su una pianta a spirale dove ampie vetrate permettono a chi vi abita di non sentirsi distante dalla Natura.
Il lavoro di Nane Zavagno ripercorre diversi stili e correnti, rifugiandosi nella pittura nell’opera concettuale dove forme geometriche e forme astratte sono assemblate con una colorazione contrastante. L’opera presenta una complessità di sviluppo tra forme geometriche regolari ed irregolari, con un uso quasi matematico del colore e della forma.
I suoi splendidi Rosoni realizzati utilizzando i sassi del fiume Tagliamento, sono ricchi di vibrazione materica e sono molto suggestivi. In particolare, per creare questi mosaici circolari usava i sassi bianchi.
Cividale del Friuli ha ospitato una mostra di Nane Zavagno intitolata “Trasparenze“. Questa esposizione en plein air ha visto la collocazione di sculture in rete metallica e ferro, oltre a dipinti complementari, in vari punti del centro cittadino, tra cui la Loggia del Municipio, il Sagrato del Duomo, piazza Paolo Diacono e il giardino delle Vigne.
Inoltre, la quadreria del Monastero di Santa Maria in Valle ha ospitato una settantina di dipinti e disegni per ampliare il percorso espositivo. La mostra è stata arricchita da proiezioni in piazza Paolo Diacono.
La mostra “Trasparenze” a Cividale è stata visitabile dal 1 settembre al 1 dicembre 2023. In occasione di questa mostra, un’opera di Nane Zavagno è stata donata al Comune di Cividale. Dopo la conclusione della mostra a Cividale, le opere di Zavagno sono rimaste visitabili negli spazi aperti della Braida Copetti a Leproso di Premariacco.

La Mostra a Villa Manin
Nane Zavagno ha realizzato un’importante mostra a Villa Manin di Passariano nel 2002. In quell’occasione, furono esposti i quadri, le sculture e i modelli di strutture architettoniche quali i grattacieli che tanto avevano interessato gli americani. La mostra è stata particolarmente affascinante e ricca di significato in quanto rappresentava il compendio di tutta la sua vita artistica a partire dal 1950, in una location particolarmente adatta dove gli spazi ancora non definiti e precari costituivano un ambiente ideale alle sue opere artistiche. Una mostra che resterà per sempre nel mio cuore.

Nane Zavagno: il racconto delle sue esperienze artistiche
La vita artistica di Nane Zavagno raccontata attraverso una conversazione tra due insegananti e un critico d’arte . . .
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